10 cose che odio di me di Randa Abdel- Fattah – Recensione

Edito da Mondadori, nella collana Junior, 10 cose che odio me (2014) di Randa Abdel-Fattah, è un romanzo che racconta l’adolescenza e le difficoltà di integrazione di una sedicenne libanese -musulmana a Sidney, che si sottrae ai pregiudizi vivendo una doppia identità.

La trama
Quando è a casa, Jamie si lascia chiamare Jamilah, ed è una ragazza musulmana sottoposta alle rigide regole dell’educazione paterna. Ma a scuola diventa Jamie, ha i capelli biondi ossigenati e profondi occhi azzurri grazie alle lenti a contatto colorate. Vive così una doppia identità, che gestisce in maniera sorprendente… fino a quando il ragazzo più popolare della scuola mostra interesse per lei, e Jamilah deve fare i conti con le proprie radici e decidere chi vuole essere davvero.

L’autrice – Randa Abdel-Fattah
Classe 1979, è nata a Sidney dove vive. Membri della comunità palestinese e musulmana di Australia, si dedica allo studio del multiculturalismo e del razzismo nel suo Paese. Con il suo primo libro, Sono musulmana, ha vinto il riconoscimento come Miglior Libro australiano dell’anno.

Recensione
Agevole nella lettura, con l’alternanza della scrittura in prima persona della protagonista e i messaggi di chat che scambia con un misterioso John, che diventerà il suo confidente. Lo stile sicuramente rende il libro adatto per essere un testo da proporre nelle scuole per affrontare i temi dell’adolescenza, l’integrazione razziale, la discriminazione femminile all’interno delle comunità musulmane: ecco probabilmente la presenza di 10 cose che odio di me nella collana Junior Mondadori.

Chissà quanti adolescenti (e non solo!) hanno almeno “ 10 cose” di sé che odiano, che vorrebbero diversamente, magari più simile a qualcuno loro vicino o a un ideale troppo lontano. Jamilah/Jamie cerca di integrare le due identità che vivono in lei, apparentemente in maniera inconciliabile. Ama la sua cultura di origine, ma allo stesso tempo la percepisce come un impedimento per essere accettata all’interno della società australiana, in cui è nata, troppo carica di pregiudizi razziali e luoghi comuni verso tutti coloro che non sono australiani anglosassoni (dalle pagine di questo libro si apre la visione di un’Australia profondamente razzista e discriminante contro ogni immigrato, non solo dai paesi dell’Africa, Asia o Medio Oriente, ma anche dall’Europa occidentale, alcuni esempi, italiani e greci).

Jamilah/Jamie vive come sdoppiata, tra casa e scuola. Finché una serie di eventi e incontri la porteranno a fare i conti con se stessa, prima che con i limiti frustranti che le vengono imposti da un padre vedovo, legato alle imposizioni della sua gente. Imparerà così a trovare la vera se stessa e conciliare quelle sue due metà della propria identità, ad accettarsi per quella è, per poter essere accettata.

Sara Foti Sciavaliere