È finita la maratona del 67° Festival di Sanremo e, con questo, si chiude anche il ciclo Carlo Conti. Forse questa è stata l’edizione migliore del triennio “contiano”. Oggi non vi porterò nessuna classifica poiché credo che vi siate fatta un idea del mio pensiero.
L’ultima serata della kermesse, che ha visto per l’ultima volta la conduzione di Carlo che si dice lascerò il posto a Paolo Bonolis, si apre con Zucchero, che dopo trent’anni torna sul palco dell’Ariston e fa capire chi comanda in particolare nel duetto con Pavarotti, in Miserere. Omaggio anche ai 55 anni di successi di Rita Pavone che, nonostante la sua veneranda età, fa capire ai pischelli (vedi Bernabei) che comanda ancora lei sul palco. Tra gli altri ospiti, Álvaro Soler, l’artista spagnolo celebre per i tormentoni El mismo sol e Sofia e giudice di “X Factor”. Per promuovere C’era una volta Studio Uno, nuova fiction Rai, salgono sul palco le attrici Alessandra Mastronardi, Diana Del Bufalo e Giusy Buscemi. Geppi Cucciari (che menziona Giulio Regeni e difende Virginia Raggi dopo l’attacco di Libero), Enrico Montesano e Carlo Cracco. Fra gli altri ancora Emanuele Fasano, giovane pianista da migliaia di visualizzazioni sul web, JustSomeMotion ovvero Sven Otten, il ballerino tedesco diventato una star grazie allo spot della Tim, e Tina Kunakey, modella ventenne fidanzata dell’attore francese Vincent Cassel.
A mio dire la classifica finale penalizza un pochino alcuni cantanti, come per esempio Paola Turci, che avrebbe meritato forse il posto sul podio. Per una volta si è vista la debacle dei cantanti provenienti dai talent, basti pensare al sesto posto di Sergio Sylvestre e l’ottavo posto di Elodie, per non parlare del quindicesimo posto di Alessio Bernabei, che forse a questo punto dovrebbe farsi un paio di domande.
Clementino, Zarrillo e Masini, avrebbero meritato decisamente qualche posizione in più, così come anche Samuel che, secondo la mia opinione, poteva trovare posto si almeno la top 5. Fabrizio Moro ci prova quasi ogni anno e purtroppo senza grandissimi risultati, mi dispiace perché è davvero molto bravo; e a propositi di “bravo”, i miei complimenti vanno a Michele Bravi, per il quarto posto alla sua prima apparizione. Chiara invece finalmente ha trovato casa con il quattordicesimo posto, mentre Lodovica Comello, purtroppo, si deve accontentare del dodicesimo posto (e per fortuna che non le bastava il cielo!). La sottovalutata Bianca Atzei strappa invece il nono posto.
La classifica di Sanremo 2017
4° posto – Michele Bravi, con la canzone Il diario degli errori;
5° posto – Paola Turci, che ha cantato Fatti bella per te;
6° posto – Sergio Sylvestre, con la sua Con te;
7° posto – Fabrizio Moro, che cantava Portami via;
8° posto – Elodie, con Tutta colpa mia;
9° posto – Bianca Atzei, che si esibiva con Ora esisti solo tu;
10° posto – Samuel, con la sua Vedrai;
11° posto – Michele Zarrillo, con Mani nelle mani;
12° posto – Lodovica Comello, che cantava Il cielo non mi basta;
13° posto – Marco Masini, che si è esibito in Spostato di un secondo;
14° posto – Chiara, con Nessun posto è casa mia;
15° posto – Alessio Bernabei, che portava in gara Nel mezzo di un applauso;
16° posto – Clementino, con Ragazzi fuori.
Sul podio salgono:
Ermal Meta, che torna a casa con ben tre premi quello della miglior cover, il premio della critica Mia Martini e il terzo posto.
Fiorella Mannoia (seppure mi sarei aspettato la sua vittoria) anche lei torna a casa con due trofei, la seconda piazza e il premio Dalla.
Il primo posto va a quel folle di Francesco Gabbani, che portando un tema forte, come la società contemporanea, con una chiave ilare fa impazzire tutti, in Italia e non solo. Era stato richiamato a gran voce anche all’estero in ottica Eurovision. Ragazzi un consiglio: capite bene il testo e ciò che vuole realmente dire,non è una canzoncina stupida.