Intervista – Domande “sComode” ai Dei Perfetti Sconosciuti

La band toscana Dei Perfetti Sconosciuti, della quale è da poco uscito l’album Mille pezzi, è costituito da quattro componenti: Paolo Ronda, Nicola Grisafi, Enrico Angeloni, Giulio Colombini e Giacomo Dell’Immagine. A loro, complimentandomi, ho poston le mie domande “scomode”.

1. Perché proprio il Rock e l’elettronica?
Grazie per i complimenti! Il rock e l’elettronica perché creano un sublime contrasto. Sono l’“umano” e il “sovrumano”, amiamo l’imperfezione del rock e la perfezione dell’elettronica. Trovare il punto di incontro è qualcosa di meraviglioso, mi verrebbe da portarti come esempio Ok Computer dei Radiohead, disco a cui io (Paolo, l’autore) sono molto affezionato o Achtung Baby degli U2 che hanno mostrato come i due mood sono più vicini di quanto si possa pensare.

2. Qual è il pezzo che sentite più vostro?
Sicuramente “L’idea”.

3. Com’è incidere il primo disco?
È bellissimo e terribile allo stesso tempo. Sai che stai mettendo tutto te stesso compresso in un lavoro di 40/50 minuti e vorresti che fosse tutto perfetto, ma sai anche che devi mostrare il tuo lato umano, che la musica deve comunicare qualcosa al di là delle note e delle parole.

4. Quali sono i progetti per il futuro?
I progetti per il futuro sono la promozione di questo disco, la realizzazione di un video per ogni brano e poi la realizzazione di un secondo album. Nel frattempo cercheremo di capire se c’è qualche etichetta seriamente interessata al nostro progetto o se possiamo proseguire per la nostra strada di indipendenti.

5. Vi sentite cambiati dopo l’inizio di questo progetto?
È un percorso umano e professionale, una band è come una famiglia e una piccola azienda, se tutti collaborano per la riuscita del progetto si cresce tutti insieme e si può imparare ogni giorno qualcosa di nuovo!

Civins