È uscito il 3 novembre 2017, “40” è il primo disco di inediti del cantautore lombardo Andrea Paone. Un album di dodici canzoni ricche di sfumature che parlano di sentimenti veri, che guardano alla vita con ottimismo. Un viaggio che mostrano al capacità dell’artista di far uso di stili diversi mantenendo sempre in alto il proprio carattere musicale.
Ho sottoposto Andrea Paone alle mie cinque domande “sComode”.
1. Da cosa trae ispirazione l’album?
L’album trae ispirazione dall’osservazione della vita e di come fino ad ora l’ho vissuta. Musicalmente riflette la mia voglia di attraversare generi e sonorità differenti tra loro.
2. Quale brano senti più tuo e perché?
Son tutti miei, nati in maniera immediata e spontanea. Posso dirti che tra tutti quello che sento più vicino alla mia sensibilità musicale è WHISKY CON LE FATE. Contiene molto del mio mondo.
3. Con chi ti piacerebbe collaborare?
Amo scrivere canzoni, ne scrivo molte e costantemente. Mi piacerebbe collaborare come autore con altri artisti, con chi esattamente non saprei.
4. Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la carriera musicale?
A dar consigli spesso si sbaglia; però mi sono accorto che serve imparare a comprendere che fare il musicista oggi significa interessarsi a molti aspetti del mondo musicale, dal mix fino alle dinamiche discografiche. Si tratta di porsi nella condizione di volere imparare molto.
5. Ti definiresti ancora un ribelle romantico?
Ribelle non credo, se per ribelle intendi “contro”. Quando qualche cosa non mi sta bene la affronto ma cercando di farlo sempre in modo costruttivo.
Un po’ romantico, si lo sono… ma mi definirei un sognatore pragmatico.
Civins