Ad aprile è uscito il terzo lavoro di Tosello, In cinque secondi (TdEProductionZ). Il disco “raccoglie la tradizione cantautorale e la trasporta con grande efficacia nel futuro, parlando di una generazione malinconica e riflessiva”. Abbiamo voluto intervistare il cantautore per conoscerlo meglio.
– Descrivi in 3 parole il tuo disco “In Cinque Secondi”.
Evocativo – Sperimentale – Imprevedibile
– Quale brano senti più tuo?
“In Cinque secondi”. È un brano al quale sono molto legato perché ha un testo importante che ho scritto in un momento particolare.
– Come ti poni rispetto al panorama della musica italiana di oggi?
Sono un grande ascoltatore, cerco di prendere spunto dalle nuove idee e non mi fermo mai al primo ascolto. Però oggi, in un mercato saturo della musica italiana,è molto difficile distinguersi. A mio avviso, vince “il vero” piuttosto che il “costruito”. Le persone che ci seguono devono viverci musicalmente per quello che siamo e non per quello che fingiamo di essere. È importante mostrarsi anche per quelle che sono le nostre debolezze. Cerco quindi di mostrarmi, di pormi per quello che sono realmente attraverso la mia musica.
– Con chi ti piacerebbe collaborare?
Ci sono molti artisti validi del panorama musicale, per citarne alcuni: Niccolò Fabi, Carmen Consoli, Paolo Benvegnù, etc… Ma più che collaborazione, sarebbe bello confrontarsi e ricevere consigli su come approcciare nel mondo musicale.
– Quali sono i tuoi progetti nell’immediato futuro?
Il primo fra tutti è suonare live. L’emozione di proporre i propri brani dal vivo è impagabile. La speranza è quella di avere un buon riscontro e riconoscimento per i sacrifici che ho fatto perché dietro ad ogni brano ci sono ore di lavoro ed è come costruire una casa.
Fra poco comunque inizierà un piccolo tour promozionale.
Civins