71esimo Festival di Sanremo: il pagellone di AgorArt

Si è da poco concluso il 71° Festival di Sanremo. Una manifestazione partita tra le polemiche, che in Italia non mancano mai. Fortemente osteggiata inizialmente, la kermesse sanremese si è fatta avanti a piccoli passi.

Amadeus e Fiorello al loro secondo anno di co-conduzione hanno optato per degli artisti emergenti, lasciando come ultimo baluardo delle vecchie glorie Orietta Berti che, tra una fuga dalla polizia e una gaffe con il nome dei suoi colleghi, non ci ha fatto rimpiangere la scelta (ovviamente tralasciando la sua prestazione canora).

L’assenza di pubblico non si è fatta notare, anzi ha permesso libero spazio di movimento agli artisti. In quest’anno particolare, io e Liliana abbiamo deciso di dare una netta svolta al classico pagellone finale, con il quali vi tedio da diversi anni con commenti al vetriolo, portando anche il suo punto di vista.

Un pagellone a due voci, una maschile e una femminile e con gusti musicali non sempre affini, quella di Civins che cura le interviste e le recensioni della rubrica di musica di AgorArt e dall’altra parte l’opinione di Liliana Passiatore della nostra rubrica sulla serie tv #zappingbyliliana.

Ricordiamo ai nostri cari lettori che queste pagelle sono la media delle 5 giornate.


PAGELLA DI CIVINS

Partiamo dai conduttori:
-Amadeus: Voto 7
Impeccabile come conduttore e molto più sciolto del 2020, partito in sordina con gli ascolti la finale riceve il 68,8% di Share nella fase finale dell’ultima puntata. Good Job!

-Fiorello: Voto 8
Poliedrico e vero punto di forza del biennio. Personalmente ho poco apprezzato alcune gag, ma si lascia comunque ascoltare con piacere facendoti scappare una risata.

-Zlatan Ibrahimovic: Voto 8
Non è semplice svestire i panni del calciatore e indossare quelli del conduttore. Molto autoironico e autoreferenziale ha rivelato il suo personaggio a tutto tondo senza risparmiarsi.

-Achille Lauro: Voto 7
Smette i panni del partecipante alla gara e veste quelle di “conduttore”, i suoi quadri come al solito hanno fatto esplodere il web. Fortemente criticato dalla comunità LGBT+ lui tira dritto per la sua strada con delle esibizioni nel complesso molto belle ma che lasciano trasparire notevoli lacune vocali.

Ora passiamo agli Artisti:
Ghemon: Voto 7
Una figura quasi invisibile sul palco, è un grande artista che ha dimostrato di sapersi mettere in gioco anche in ambienti avulsi dal suo genere.

Gaia: Voto 5
L’ Italo-brasiiana porta un testo che nel complesso può piacere ma non riesce ad entrarmi in testa, è giovane, si farà!

Irama: Voto 4
Il primo ed unico, per fortuna, cantante in DAD. Difficile giudicare le sue prestazioni solo da un video girato durante le prove del fesitval. Giusto far continuare la sua partecipazione ma purtroppo è andata male.

Ermal Meta: Voto 5
Il terzo classificato di questa edizione. Mi sorge una piccola domanda spontanea, c’è dell’Allegria in Ermal Meta? Sicuramente il pezzo avrà colpito molto l’orchestra tanto da fargli vincere il premio Giancarlo Bigazzi (anche il quel contesto lui ha solo accennato un sorriso).

Fulminacci: Voto 7
Porta in gara una canzone, semplice e cantautorale. Lui piace molto ai giovani e lo dimostra sicuramente anche fuori dalla chermesse sanremese. Tranquillo sei sulla strada giusta.

Francesco Renga: Voto 4
Esibizioni molto grigie, cantante con stanchezza, sicuramente non il miglior Renga.

Malika Ayane: Voto 6
Si toglie il gesso che si era costruito, per lasciare spazio a delle esibizioni più dinamiche mantenendo comunque la pulizia vocale che la contraddistingue.

Extraliscio ft. Davide Toffoli: Voto 8
Esuberanti e composti in un ossimoro perfetto. Il contrasto con il cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti rende tutto ancora più bello! Per me non erano una sorpresa e me lo hanno confermato.

Colapesce e Dimartino: Voto 8
Meritavano ben oltre il premio della sala stampa. Musiche anni 70/80 con un ritornello che ti entra in testa e non esce tanto facilmente. Bravi per la semplicità portata sul palco.

Francesca Michielin ft. Fedez: Voto 5
Lei è il paracadute vocale della coppia, riesce a sopperire alle lacune che, causate molto probabilmente dall’ emozione frenano il rapper Federico Lucia. La remuntada definitiva non riesce, ma l’aiuto da casa in quel caso me lo sarei giocato anche io.

Orietta Berti: Voto 8
Da brava nonna esce e da schiaffi educativi alle nuove leve con la sua voce, peccato per il testo debole. Dopo 29 anni tornare a Sanremo non era facile in una vasca di squali più giovani e sfrontati.

Willie Peyote: Voto 9
Vince il premio della critica. Bacchetta aspramente la società contemporanea tra contraddizioni e derivazioni eccessivamente trash. Peccato me lo aspettavo sul podio.

Maneskin: Voto 9
Portano il rock sul palco e lo fanno vincere. In ottica Eurosong Contest potrebbe rivelarsi l’arma vincente. Sfrontati ribelli ed esuberanti, gli unici ad aver tirato fuori le palle.

Bugo: Voto 6
Un voto di incoraggiamento per lui. Non eccelso a livello canoro, ma il testo è molto bello. Prova a scrollarsi di dosso il meme che lo tormenta da un’anno. Non mollare!

La Rappresentante di Lista: Voto 8
Voce pazzesca, si son fatti conoscere ai più da perfetti sconosciuti!

Madame: Voto 8
Meritava molto di più rispetto al premio Sergio Bardotti come miglior testo. Dimostrazione del fatto che il rap non è solo sesso e droga ma molto di più.

Lo Stato Sociale: Voto 7
Lodo non canta e si sente, ma lasciar cantare gli altri è stato comunque un bel gesto. Sembrava quasi di stare ad una rimpatriata tra amici, dove il risultato non conta.

Annalisa: Voto 7
Voce come sempre assurda e bellissima presenza sul palco, purtroppo paga dazio per la canzone che non risulta molto forte. Poi non si dica che io sia di parte.

Coma Cose: Voto 8
Meritavano decisamente di più, performance romantica e con un retrogusto di rock. Ogni volta che son saliti sul palco un leggero brivido si insinuava dietro la schiena.

Noemi: Voto 4
La canzone non rende giustizia alla sua voce. Doveva rievocare la sensazione di un glicine e mi son ritrovato con la pianta secca.

Max Gazzè: Voto 8
Testo difficile da cantare, su un sond che ormai tutti riconoscono come il suo marchio di fabbrica, (Leonardo, Dalì, Clark Kent-Superman) sono un vezzo molto apprezzabile.

Random: Voto 5
Canzone troppo vecchia per un ragazzo così giovane. Emozione e ansia da prestazione fanno il resto. Tranquillo alla prossima andrà meglio.

Gio Evan: Voto 7
Personalmente Arnica a me è piaciuta tanto. Purtroppo di difficile collocazione nel panorama sanremese.

Aiello: Voto 5
Perso. Troppa voglia di strafare ed emozione possono giocare brutti scherzi. Non l’Aiello che tutti si aspettavano.

Arisa: Voto 7
Bella prestazione, regge il palco con semplicità e tanta umiltà. Il brano del Gigi nazionale le rende giustizia.

Fasma: Voto 5
Peccato, impalpabile sul palco non riesce a ritagliarsi lo spazio che merita.

Vincitore Sanremo Giovani
Gaudiano: Voto 7
Meritevole della vittoria. Un brano semplice e pulito che fa risaltare le sue doti. In bocca al lupo per il futuro.

PAGELLA DI LILIANA

Conduttori:
-Amadeus: Voto 8 e mezzo
Bravo, Amadè! Rassicurante come sempre, un ottimo padrone di casa.

-Fiorello: Voto 9
C’è poco da dire su Fiore. Grande artista e spalla forte per il suo amico Amadeus. Menzione speciale al suo quadro con Achille Lauro.

-Zlatan Ibrahimovic: Voto 8
Ha fatto Zlatan.

-Achille Lauro: Voto 10 e lode
Arte visiva e canora. Con i suoi quadri ha vinto tutto quello che poteva vincere. Grazie per la poesia, Achille. Magico!

-Menzione speciale a Mahmood: Voto 10 e lode
Torna da ospite al Festival con le spalle larghissime dopo la sua meritatissima vittoria di due anni fa. Talento innato, voce pazzesca e penna rara. Immenso come sempre. Chapeau.

I Big in gara:

Ghemon: Voto 6 e mezzo.
Lui è bravo come pochi, ma quando porti un pezzo come “Rose viola” su quel palco le aspettative volano alle stelle e reggerle è difficile.

Gaia: Voto 7.
I problemi alla voce non l’hanno aiutata, ma nonostante tutto ha retto il colpo benissimo. Durante la serata delle cover mi è piaciuta tantissimo. La ragazza ha talento e sentiremo ancora parlare di lei.

Irama: Voto 7 e mezzo.
Irama è uno di quelli che ho rivalutato durante questo Festival. Ho apprezzato il coraggio di portare come cover “Cyrano” di Guccini e di non averlo fatto neanche malissimo. Finalmente si stacca dalla comfort zone delle tematiche strappa lacrime (per essere eleganti) e porta un brano (firmato Dardust, un nome una garanzia) che ci farà ballare. Un quinto posto finale dal divano della sua cameretta. Chi come lui?

Gio Evan: Voto 4 e mezzo.
Canzone ascoltata e già dimenticata. Serve aggiungere altro? Non credo.

Ermal Meta: Voto 5.
Ermal è obiettivamente bravo e su questo non si discute, ma la canzone che ha portato quest’anno era tremendamente brutta e banale. Lui ha fatto il Sanremo Giovani 2016, quello a cui parteciparono i tre futuri vincitori del Festival dei big e lo ha retto egregiamente con “Odio le favole”. Ma quest’anno proprio non ci siamo. Bocciato e podio immeritato.

Fulminacci: Voto 9.
Giovane e talentuoso. Porta la chitarra sul palco e canta con delicatezza la sua “Santa Marinella”. Una bella scoperta.

Francesco Renga: Voto 2.
Brano brutto, insipido, senza senso. Voce non pervenuta, interpretazione tremenda. Figuraccia.

Extraliscio con Davide Toffolo: Voto 8 e mezzo.
Gavetta e esperienza. Musicisti veri! Bravi, bravissimi.

Colapesce e Dimartino: Voto 9.
Metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente. Spudoratamente derubati di un podio che avrebbero meritato a mani basse. Canteremo la loro canzone ancora a lungo.

Malika Ayane: Voto 6.
Voce impeccabile ed eleganza innata, ma il pezzo non gira.

Francesca Michielin e Fedez: Voto 7.
Francesca ha fatto un bel Festival reggendo il duo alla perfezione. Fedez non è riuscito a superare l’ansia, ma la coppia funziona. Ribaltone con il televoto e portano a casa il secondo posto. Il brano funziona in radio.

Willy Peyote: Voto 6 e mezzo.
Vince il premio della critica, ma non riesco a dargli un voto alto.

Orietta Berti: Voto 8.
Insieme ai Maneskin (da lei ribattezzati Naziskin), vera anima rock del Festival. Inseguita dalla polizia per aver violato il coprifuoco. Settantasette anni e ancora quella voce. Lei è la storia. Chapeau.

Arisa: Voto 7 e mezzo.
Una delle voci italiane più belle. Potenza, emozione ed eleganza. Il brano di Gigi D’Alessio le calza a pennello.

Bugo: Voto 6 e mezzo.
Non ha una voce perfetta, ma la canzone è bella.

Maneskin: Voto 10.
Età media 20 anni e tengono il palco come pochi altri partecipanti. Felicissima per il loro primo posto. Ora andiamoci a prendere l’Eurovision e a vendicare Mahmood e Gabbani per le vittorie che avrebbero meritato.

Madame: Voto 10.
Madame è pazzesca e ha ancora solo 19 anni. Continua così, ragazza. Promossa a pieni voti. Felicissima che abbia vinto il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Meritatissimo, brava!

La Rappresentante di Lista: Voto 8 e mezzo.
Bravura, eleganza ed esperienza. Bravissimi. Menzione speciale alla cover di “Splendido splendente” con Donatella Rettore. Magici.

Annalisa: Voto 6.
Altra voce rara e meravigliosa sprecata con brani noiosi. Peccato.

Coma Cose: Voto 9.
Troppo sottovalutati. Fuoco e delicatezza. Bravissimi.

Lo Stato Sociale: Voto 8.
Tasto dolente. Li seguo e apprezzo da tempo immemore, ma con dispiacere devo ammettere che mi aspettavo qualcosa in più. Per me rimangono comunque bravissimi.

Random: Voto 6.
Sarò onesta, è un voto di incoraggiamento.

Noemi: Voto 8.
Lei è pazzesca e adoro la sua voce. Le auguro di vincere un Festival prima o poi, ai tempi lo avrebbe meritato con “Sono solo parole”.

Max Gazzè: Voto 8.
Su Max non si discute. Solo applausi.

Fasma: Voto 7 e mezzo.
L’anno scorso avrebbe dovuto vincere a mani basse Sanremo Giovani, aveva una canzone molto bella. Quella di quest’anno non regge il confronto, ma non è male. Ha margine di crescita.

Aiello: Voto 9.
Davvero troppo sottovalutato. La sua canzone è bellissima e lui ha un grande talento. Avrà il successo che merita.

Vincitore Sanremo Giovane
Gaudiano: Voto 7.
Bravo Gaudiano, in bocca al lupo per la tua carriera!

Civins
Liliana Passiatore