Trovata in una biblioteca di un piccolo paese nel nord della Francia, la raccolta completa delle opere di William Shakespeare è datata 1623 ed è ritenuta una dei più importanti libri della letteratura inglese.
La copia del First Folio di Shakespeare è stata scoperta quando la bibliotecaria Remy Cordonnier rispolverava un libro di lavoro dello scrittore elisabettiano per un’esposizione sulla letteratura inglese nella città di Saint-Omer vicino Calais. “Si tratta della 231ma copia trovata al mondo e la seconda in Francia”, ha dichiarato la Cordonnier all’AFP.
Saint-Omer è un’antica città portuale che nel Medioevo ha potuto vantare un’intensa attività economica e culturale. La sua biblioteca conserva 800 importanti manoscritti, 230 incunabuli – libri stampati in Europa prima del 1501 – come una Bibbia di Gutenberg.
Il libro ritrovato, pubblicato sette anni dopo la morte di Shakespeare, è stato autenticato poi da Eric Rasmussen esperto dell’Università del Nevada. Rasmussen ha scritto un libro sul Primo Folio, chiamato The Shakespeare Thefts (“I Furti di Shakespeare”) in cui racconta la sua emozionante caccia di ciò che resta delle prime 750 copie del libro. Egli descrive “gli scontri con le tatuate bande criminali di strada a Tokyo, visite bizzarre a eccentrici miliardari solitari e fitte battaglie di testamenti con bibliotecari privati”. Il libro di Rasmussen parla di diversi First Folio che hanno avuto le pagine strappate da loro, e uno addirittura conservava una pallottola tra le sue pagine.
Il volume ritrovato, una raccolta di 36 opere di Shakespeare, è in buone condizioni ma mancano una trentina di pagine, inclusa la pagina con il titolo, motivo per il quale esso è rimasto inosservato per secoli.
La Folger Shakespeare Library di Washington, che ospita la più grande collezione di materiale sul Bardo della Regina Elisabetta I, dice sul suo sito web che il First Folio è l’unica fonte per 18 delle opere di Shakespeare, tra cui Macbeth, che altrimenti sarebbero andate perdute.