“Alchemy”, l’album di Antgul

È uscito l’1 settembre “Alchemy”, l’album di Antgul, produttore musicale di edm originario di Pomigliano d’Arco (NA) e ora residente a Los Angeles dove svolge anche attività di direttore della fotografia cinematografica e montatore video.L’intensa ed elevata cover dell’album e stata concepita e realizzata dal graphic designer napoletano Ivano Cannamela.

“Alchemy” è un’opera che trasmette eclettismo, è un marasma di suoni che si intrecciano e creano per noi fruitori una sorta di tunnel immaginifico dal quale una volta entrati è difficile uscire. “Alchimia sonora”: questa la miglior locuzione per descrivere “Alchemy” di Antgul. Questo artista come un demiurgo dall’alto lancia strali che colpiscono l’ascoltatore e lo trasportano in altre dimensioni.

L’esperimento di Antgul è “decadente” ed innovatore allo stesso tempo: decadente perché tanto psichedelico e viaggiante, perché mira ad una sorta di nichilismo mentale per portare alla pienezza dell’assoluto; innovatore perché propone un minimal techno in una salsa nuova, un minimal techno non solo mentale e alla tedesca(vedi Apparat, Paul Kalkbrenner etc), un minimal techno che ha il sapore dell’ancestrale e dello sperimentale allo stesso tempo grazie all’apporto di un ambient interpretato in modo tutto personale ed alla presenza di glitch e di “svarioni” sonori tanto ponderati.

“Alchemy” in streaming su Spotify

(fonte: comunicato stampa)