“American Horror Story – 1984” è la nona e, per ora, ultima stagione della serie antologica che ci ha tenuto compagnia in questo mese di ottobre. Insieme a “Roanoke” è indubbiamente il più debole degli “American Horror Story”, ma, nonostante ciò, riesce a intrattenere il pubblico con una leggerezza che sfiora a tratti i toni della commedia.
Il punto di riferimento di Ryan Murphy qui è dichiaratamente “Venerdì 13” e tutto il filone del cinema slasher tipico della cultura horror statunitense degli anni ’80, con tutti i suoi luoghi comuni e i suoi tratti più riconoscibili. La serie perde la carica horror e vira verso i moduli della parodia con personaggi “sui generis” e caricaturali, ma sempre coerenti con la loro caratterizzazione.
I protagonisti sono un gruppo di ragazzi molto giovani, fissati con l’estetica e il fitness. Vengono presentati come dei materialisti irrazionali, mossi dai loro istinti più bassi. A loro insaputa si ritroveranno coinvolti nelle vicende di sette sataniche e di spietati serial killer, primo tra tutti Richard Ramirez, meglio conosciuto come Night Stalker, un brutale assassino realmente esistito che, negli anni ’80, terrorizzò la città di Los Angeles.
Grandi assenti in questa nona stagione i veterani – sempre presenti in precedenza – Evan Peters e Sarah Paulson, che, come uno Schettino qualunque, decidono di abbandonare la nave quando, forse, ci sarebbe stato più bisogno di loro.
“American Horror Story – 1984” snatura definitivamente questa serie, facendo arrabbiare i fan del giorno zero, ancora legati alle cupe atmosfere di “Murder House” e di “Asylum”. Bisogna, però, riconoscergli un merito (o un demerito, a seconda dei punti di vista): quello di aver fatto avvicinare all’universo AHS nuovi telespettatori amanti di un horror più edulcorato e accessibile.
“Devi starmi lontano, okay? Chiunque mi si avvicini finisce col farsi male.” (Brooke Thompson)
Cosa aspettarci per il futuro
A causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, il 2020 non darà i natali alla decima stagione della nostra serie horror preferita. La produzione è iniziata da poco e dovremo attendere il 2021 per vederla sul piccolo schermo.
Non sono ancora emerse anticipazioni di alcun tipo sulla possibile tematica trattata, ma si hanno, invece, notizie sul cast, che vede il grande ritorno di Evan Peters e Sarah Paulson. Torneranno anche Kathy Bates, Lily Rabe, Finn Wittrock, Billie Lourd, Angelica Ross, Leslie Grossman e Adina Porter.
Grande new entry il chiacchieratissimo Macaulay Culkin, il leggendario Kevin McCallister di “Mamma, ho perso l’aereo”.
Cosa aspettarci per il futuro? Questo non lo so. So solo che dopo aver toccato il fondo si può solo risalire.
Liliana Passiatore