Anna Joy French: intervista a un’autrice esordiente italiana di romance

In post precedenti abbiamo parlato di Cuore normanno, il romance storico uscito agli inizi di marzo e che ha segnato il debutto di Anna Joy French tra le autrice di romance Mondadori. Un romanzo appassionante che narra con maestria la storia d’amore della nobile bizantina Elena e del mercenario normanno Gèrard, sullo sfondo la Puglia medievale, tra Bari e Otranto, ai tempi della lotta tra Bisanzio e Roberto il Guiscardo.

Posso dire avere avuto il piacere di conoscere Cuore normanno di Anna Joy French in tempi insospettati, all’epoca in realtà era solo un “abbozzo” – se possiamo definirlo così – del romanzo in vendita con il marchio Mondadori. Quando ho incontrato per la prima volta i due protagonisti: Elena Doukas e Gérard de Bailleul, Cuore normanno era un racconto lungo in gara per il Premio Romance Salento in Love e non nascondo fosse nella mia rosa dei candidati vincitori (prima che Anna – ahimè! – avesse dei ripensamenti sulla sua partecipazione). Ci avevo visto lungo in fondo! Quel racconto, infatti, è diventato un romanzo della collana Mondadori e Anna Joy French è entrata nel circolo delle poche note autrici italiane di romance. Intanto ne approfitto per ringraziare Anna per essersi ricordata nei suoi ringraziamenti (perdonate il bisticcio di parole) dell’Associazione Morfè che ha promosso il Premio Salento in Love.
Ma conosciamo meglio questa scrittrice esordiente e il suo romanzo di debutto.

Anna, quando nasce la passione per la scrittura? E perché la scelta del romance storico come genere?
La mia passione per la scrittura è nata per caso. Ho lavorato per dieci anni come archeologa e ricercatrice medievista e ho sempre amato scrivere. All’epoca non mi occupavo di romanzi, ma di saggi storici che, devo proprio ammetterlo, mi annoiavano da morire. Dopo la nascita di mia figlia, ho deciso di concedermi un periodo di riposo: ho lasciato l’università e, avendo molto più tempo a disposizione, mi sono dedicata per gioco alla stesura di un romanzo storico, che avevo in mente da tanto tempo. Vediamo se indovini il titolo.

– Cosa ha ispirato la scelta del soggetto di Cuore normanno?
La Puglia medievale è affascinante.
Di storie d’amore, che si svolgono all’epoca della conquista normanna dell’Inghilterra, ne sono state scritte molte, e ho da sempre coltivato il desiderio di trasportare queste vicende nell’Italia del Sud, dove c’era una situazione politica molto più complessa e avvincente rispetto ai paesi anglosassoni. Spesso c’era malcontento all’interno delle città governate dai bizantini e la popolazione era divisa in fazioni che appoggiavano ora i vecchi padroni, ora i nuovi conquistatori normanni. Queste vicende così travagliate mi hanno incoraggiato a stendere la trama del romanzo.

Il tuo personaggio preferito in Cuore normanno e perché.
Gérard, mi pare ovvio. Perché ha una personalità molto sfaccettata. Per me è stata una vera sfida costruire quest’eroe dal carattere cupo e tormentato, un personaggio con un carisma unico.

Tu stessa, Anna, hai confessato che Cuore normanno potrebbe essere un falso storico, ma quali sono le difficoltà di scrivere un romanzo di ambientazione storica?
In realtà l’unico falso storico nel romanzo è la parentela di Avartutele con l’imperatore Michele VII Doukas. Riguardo ai personaggi storicamente esistiti che compaiono nel romanzo, mi sono limitata a plasmarli leggermente alle mie esigenze, senza però eccedere con le forzature. Devo ammettere che la difficoltà è notevole. Occorre una documentazione accuratissima, e qui, la mia esperienza di ricercatrice ha fatto la differenza, nel senso che sapevo già dove cercare: biblioteche, archivi digitali, saggi storici, e anche qualche professore di mia conoscenza.

Se dovessi scrivere un romanzo di un altro genere, in quale ti sperimenteresti?
Forse un fantasy, ma in questo momento sono concentrata sul romanzo storico.

La tua reazione alla comunicazione che Cuore normanno sarebbe stato pubblicato nella collana dei romance Mondadori.
Un tuffo al cuore! All’inizio ho pensato a uno scherzo. Inoltre stavo per pubblicare con un’altra casa editrice: La mela avvelenata. Meno male che la direttrice, Alexia Bianchini, è una persona comprensiva: non volendo negarmi la possibilità di pubblicare con Mondadori, mi ha svincolato dal contratto editoriale rinunciando ai diritti su Cuore normanno. Devo tutto alla sua onestà.

Stai lavorando a un nuovo romanzo? Se sì, puoi darci qualche anticipazione?
Sto lavorando a due romanzi, entrambi ambientati nello stesso periodo di Cuore normanno, e non escludo che alcuni personaggi già noti ai lettori possano tornare con nuove avventure.

Facciamo un in bocca la lupo ad Anna Joy French per la sua attività di scrittrice e i suoi prossimi romanzi!

Sara Foti Sciavaliere