Arabesque di Alessia Gazzola – Recensione

È notizia di pochi gironi fa che Alessia Gazzola ha vinto l’edizione 2019 del Premio Bancarella – concorso letterario tra i più noti in Italia – con Il ladro gentiluomo, ultimo episodio della saga sulla giovane anatomopatologa Alice Allevi, ma sulle pagine di AgorArt vi proponiamo la recensione della sua precedente pubblicazione, Arabesque.

La trama
Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza.

Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di quarantacinque anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico.

L’autrice – Alessia Gazzola
Alessia Gazzola (Messina, 1982) è un medico legale e scrittrice italiana conosciuta principalmente per i romanzi in bilico tra il giallo e la commedia romantica con protagonista Alice Allevi. La serie, bestseller in patria, è stata tradotta in Germania, Francia, Spagna, Turchia, Polonia, Serbia e Giappone e adattata per il piccolo schermo dalla RAI.

La serie dell’Allieva:

  • L’allieva
  • Un segreto non è per sempre
  • Sindrome da cuore in sospeso
  • Le ossa della principessa
  • Una lunga estate crudele
  • Un po’ di follia in primavera
  • Arabesque
  • Il ladro gentiluomo

Recensione
Sarà che mentre leggo mi immagino Guanciale e la Mastronardi (e adoro entrambi, perfetti in questi ruoli)) a vestire i panni dei protagonisti della Gazzola, scendo visto tutte le serie TV dell’Allieva tratte dai romanzi, ma la lettura scivola che è una bellezza, in un giusto equilibrio tra l’intreccio della trama del giallo e quello della storia “rosa” tra l’ormai dottoranda Alice Allevi e il suo sempre cinico mentore Claudio Conforti.

Alessia Gazzola riesce a usare un linguaggio ben curato, tecnico (per quel che riguarda la medica legale e l’ambito giudiziario) ma mai ampolloso, mescolandolo al un registro più informale, colloquiale che esprime il “flusso di coscienza” della protagonista.

La trama del giallo è ben costruita con ottima tensione narrativa e riesce a tenere il lettore in sospesa fino alla fine nella scoperta dell’autore del crimine, o meglio dei crimini. Nulla è scontato.

E adoro gli alterchi tra Alice e Claudio. La loro non si può definire una storia romantica, almeno non nel senso classico, ma per questo più forse più verosimile. È l’ironia, che a volte rasenta il sarcasmo, dà una nota di divertente umorismo che rende il romanzo allo stesso tempo brillante e frizzante.

Sara Foti Sciavaliere

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S.Foti Sciavaliere, Le ossa della principessa di Alessia Gazzola – Recensione, in agorart.net, 24 luglio 2018.