“Baby Goodbye”,  il nuovo singolo di ACARO

“Baby Goodbye” dell’eclettico artista urban Acaro è una instant hit, ti resta appiccicata addosso al primo ascolto. 

Una comfort zone dei sensi, resa ancora più accattivante e magnetica da un testo straniante: ACARO vuole tornare a star male, non riesce a fare pace con una visione ordinaria della vita, non vuole legami, sceglie la precarietà, il disagio, perché è lì che dà il massimo. Per sè e per tutti.

Il brano segue le pubblicazioni di “Hikikomori”, in cui è la personalità più delicata e fragile del nostro a prendere il sopravvento, e “Sexting King” che invece svela il suo alter ego sfacciato ed intraprendente.

Ancora una volta, la prova di un talento che sa raccontare la sua generazione e lo fa alla perfezione anche grazie ad un lavoro di produzione (curato da Giorgio Assi) decisamente sul pezzo.

Chi è Acaro?
Acaro è un artista di Bergamo classe 1993 che cerca di allontanare i mali della sua età raccontandoli. Decide di firmarsi “acaro” per la sua allergia alla polvere, difficoltà con cui incappa fin dai primi anni di vita, ma anche ottima scusa per sfuggire alle pulizie di casa.

Acaro è il racconto di un uomo qualunque, che non ha nulla di cui vantarsi, non ha mai trovato un Pokémon Shiny, non sa suonare la chitarra, spesso ci sono più persone in chiesa che ai suoi concerti. Vuole solo raccontare se stesso, la sua vita, a volte con lucidità, a volte no. Acaro è la voce dei mediocri, di chi ha fallito, di chi non ha bisogno di vincere per sentirsi vivo.