Ballets Russes al Castello Carlo V: a Lecce una mostra che omaggia alla rivoluzione di Diaghilev

Lecce.Ginevra. Parigi: due collezioni per San Pietroburgo. Ballets Russes è uno straordinario ed esclusivo appuntamento con la storia dell’arte per la scena ospitato nelle sale del Castello Carlo V di Lecce dal 3 al 30 novembre 2019.

L’evento è stato ideato dall’etoile Toni Candeloro, e dalla storica del costume Federica Tornese, in collaborazione con la Igor Carl Fabergè Foundation di Geneva.

Un omaggio ai Ballets Russes di Sergej Pavlovič Dhiaghilev Diaghilev, la mitica compagnia di danza, di stanza a Parigi, che rivoluzionò, tra il 1909 e il 1929, il mondo dell’arte. Percorrendo gli spazi sobri e accoglienti del primo piano del castello di Lecce si segue un singolare e ideale itinerario alla scoperta di un’esposizione che permette al pubblico di ammirare opere varie che hanno fatto la storia della modernità.

Il visionario impresario Dhiaghilev, con la collaborazione di pittori, scenografi, letterati, stilisti e musicisti, utilizzò differenti pratiche artistiche al fine unico di realizzare composite e complesse opere teatrali. Diaghilev riuscì in questo modo a fare amare l’opera e il balletto russo in un nuovo linguaggio coniato con il fermento artistico europeo. Così, in vent’anni di produzioni e tournée di successo, i continui e prolifici scambi con artisti e creativi del calibro di Roeriuch, Benois, Leon Bakst e Larionov e Gonkarova, svilupparono novità straordinarie in ogni campo: innovative scenografie, elaborati costumi, fogli di sala arricchiti da incisioni, oggi preziosissime opere d’arte. La compagnia e il suo entourage artistico e creativo ebbero fin da subito un forte impatto sulla cultura visiva fino ai giorni nostri, celebrati in mostre e citati nelle suggestioni degli ambiti della moda e delle arti performative.

La mostra Ballets Russes espone bozzetti, costumi, sculture, foto e programmi che raccontano l’unicità di un percorso storico attraverso cui l’arte russa scosse le avanguardie europee. In mostra, opere dei grandi artisti che attivarono la rivoluzione del costume e della scenografia come – i già citati – Roerich, Benois e il grande Leon Bakst, e i primitivisti Larionov e Gonkarova, che con la loro opera hanno contribuito anche all’evoluzione dell’arti visive.

Saranno le due collezioni di Toni Candeloro e Michel Kamidian, insieme, a raccontare il processo storico dei Ballets Russes e degli artisti che contribuirono alla creazione dell’opera completa intorno alla danza, quale preludio alla grande mostra sul tema, ospitata nel 2021 al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, in Russia.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 21.00; sabato, domenica e festivi dalle ore 9.30 alle 21.00