“Bellezza Collaterale” di Joey Tre – Recensione

“Bellezza Collaterale” di Joey Tre è uno dei due vincitori del concorso #FabFive, pubblicato nella collana Little Black Dress di The Pink Factory Publishing. Un romance anticonvenzionale che corre dietro l’altalena emotiva dell’influencer Britta Mustic che mostra le ombre dietro le apparenze patinate.

In questo modo sarei tornata a casa. E avrei ricordato di averne una, che non era un luogo e né mai lo sarebbe diventato. Perché era lui.
Max era la mia casa.

La trama
Britta Mustic è una ragazza che conosce bene il potere dei social e lo sfrutta per diventare una famosa influencer. Ogni istante della sua vita è catturato da continui scatti fotografici che la ritraggono priva di qualsiasi imperfezione.

Ma la realtà è un’altra e Britta deve sempre fare i conti con l’immagine che percepisce del suo corpo, dopo la perdita di suo padre; ma deve farli anche con il complicato rapporto che ha con Ivan, un fotografo di fama internazionale.

Dopo uno shooting mal riuscito qualcosa in lei si spezza. Non si riconosce più. Decide così di fuggire e intraprende un viaggio con Max, giovane assistente di Ivan. Il tempo passato insieme permette a entrambi di specchiarsi l’uno nell’altra fino a raggiungere una nuova percezione del bello, sconosciuto e lontano da ogni ideale… un incontro con la bellezza collaterale.

L’autrice – Joey Tre
È nata in un piccolo paese del sud Italia. Dopo gli studi è emigrata all’estero per inseguire il suo sogno di lavorare come ostetrica. Non ha mai abbandonato la passione per la scrittura e durante i lunghi turni di notte in sala parto raccoglie e racconta le sue storie. Bellezza Collaterale è la sua opera prima.

Recensione
Così come Britta Mustic è una bellezza anticonvenzionale che cerca di farsi spazio nel mondo delle fashion influencer, allo stesso modo il romance di Joey Tre si può considerare un romance non proprio canonico. L’happy ending che ci si aspetta dal classico romance qui assume tratti inaspettati e non si veste di epocali dichiarazioni d’amore, baci carichi di promesse né tantomeno fiori d’arancio, ma incontra una più realistica prospettiva, che fa di Britta un personaggio più autentico e vicino al lettore.

L’ambizione di Britta Mustic di essere parte del mondo patinato della moda e di farsi largo nella virtuale arena dei social la porterà a mettersi in discussione e a una crisi personale al ricerca di sé, che la spingerà a un improvviso viaggio (nel quale coinvolgerà l’apprendista fotografo Max) sulle tracce di del passato dei genitori non noto (ma non voglio rivelare troppo per evitare gli spoiler), un viaggio che diventa anche interiore che forse l’aiuterà a ritrovarsi.

Sara Foti Sciavaliere