Bianca come il latte, rossa come il sangue: il 4 aprile sul grande schermo dall’omonimo romanzo

Tratto dal best seller di Alessandro D’Avenia, Bianca come il latte, rossa come il sangue, tradotto in 20 Paesi, è la pellicola italiana diretta da Giacomo Campiotti.

Trama
Bianca come il latte, rossa come il sangue è la storia di Leo (Filippo Scicchitano), un sedicenne come tanti che gioca a calcetto, ascolta musica a tutto volume e a scuola è tutt’altro che uno studente modello. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva il supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Questo giovane insegnante (Luca Argentero) però è diverso: sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. E quello di Leo ha un nome. Beatrice (Gaia Weiss). È innamorato pazzo di lei ma non ha il coraggio di rivelarglielo.

Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Quando riesce ad avvicinarsi alla ragazza, scopre che lei sta vivendo un grande dolore. È ammalata e la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa. Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande, appoggiato inaspettatamente da persone sulle quali non avrebbe mai sperato.

“Non conoscevo il libro, ho letto prima la sceneggiatura, – ha spiegato il regista Campiotti – ma ho capito presto perché mi è stato proposto. Credo sia totalmente nelle mie corde, ho fatto molti film sull’adolescenza, un’età della vita che sento vivissima in me, in cui si è in bilico fra tanti sogni e i primi problemi della realtà. L’invito a non abbandonare sogni e speranze alla ricerca di una vita consapevole e piena di gioia mi corrispondeva tantissimo. Sono laureato in pedagogia, ho quattro figli e vivo in mezzo ai ragazzi perché, purtroppo, mi stimolano molto più degli adulti. Mi sono molto divertito ad usare un linguaggio diverso rispetto alle fiction, ogni storia va raccontata in un certo modo.”

Per scegliere la rossa amata dal protagonista Bianca come il latte, rossa come il sangue, i produttori sono andati in Francia, scegliendo la modella Gaia Weiss che ha parlato con passione del progetto e raccontato come si sia preparata al ruolo leggendo un diario scritto dalla figlia di uno zio morta a 16 anni di leucemia.

I Modà hanno sposato con entusiasmo il film collaborando alla colonna sonora con alcune canzoni –  “Se si potesse non morire” –  tra le quali che proporranno dal vivo la sera del 4 aprile, giorno di uscita in sala, al cinema The Space Moderno e via satellite in oltre 250 schermi di tutta Italia.

Bianca come il latte, rossa come il sangue_Trailer