“Cenerentola a Venezia” di Annalisa A.M. Stancanelli – Recensione

“Cenerentola a Venezia” di Annalisa A.M. Stancanelli, è contemporary romance, edito nella collana editoriale Little Black Dress, con un piede nel mondo della moda e l’altro in quello patinato del cinema, una moderna favola che porta la protagonista da Roma alla laguna veneziana per volare a New York per trovare il lieto fine con il suo acclamato principe.

La trama
Beatrice vive in un monolocale a Roma. Insegna in una scuola per stilisti e si lascia andare alle fantasie più sfrenate su una vita piena di viaggi e glamour. Sognare non costa nulla e non espone al pericolo delle delusioni, così non ci trova niente di male a inviare messaggi a Lucas Damon, un noto – e bellissimo – attore americano, che stranamente le risponde dalla sua pagina Facebook…

Quando allimprovviso Lucas la invita a incontrarlo a Venezia per il Festival del Cinema, Beatrice entra in crisi. Ci vuole un guardaroba allaltezza delle première e dei party esclusivi della Laguna. Come fare? Non potendo comprare outfit dalta moda, ad aiutarla intervengono Isabella e Daniele, due fashion addicted. Che la favola di Cenerentola abbia inizio… a Venezia!

L’autrice – Annalisa A.M. Stancanelli
Nata a Bolzano, è giornalista pubblicista. Fino al 2013 docente di materie letterarie e latino nei Licei, ha due lauree, una in Lettere moderne e l’altra in Storia contemporanea. Dal 2013 è Dirigente Scolastico.
Ha pubblicato il saggio “Vittorini e i balloons. Vittorini e i fumetti del Politecnico” nel 2008 con Bonanno Editore ed il libro è esposto all’American Italian museum di New York.Sempre con Bonanno nel 2013 ha pubblicato la biografia “Francesco Paolo Perez (1812-1892), patriota.Cuore siciliano, anima italiana”.

Ha scritto su “Sicilia in viaggio” dal 2009 al 2011. Scrive dal 2005 anche sulle pagine culturali de “La Sicilia” e regolarmente collabora con la redazione siracusana curando spesso pagine monografiche.
Nel 2011 ha pubblicato “Archimede e il mistero del planetario” con prefazione di Mario Geymonat, e poi anche il thriller “Archimede e l’enigma della Sfinge” (selfpublishing). Con la Oakmond Publishing ha pubblicato il romanzo “Archimede deve morire” e un racconto noir. Ha vinto il Premio Portopalo piu con A sud di Tunisi per la saggistica (2009) e il Premio del Centro Internazionale di Studi sul Barocco (2006) per gli studi su Caravaggio.

Recensione
“Era una favola a tempo, tre giorni”, questa citazione tratta da “Cenerentola a Venezia” riesce a sintetizzare il sogno romantico e anche audace di Beatrice, la moderna Cenerentola raccontata da Annalisa Stancanelli. Una ragazza come tante, una di noi, che combatte con la dieta per perdere qualche rotondità di troppo, single un po’ per scelta ma che inizia a sentire la solitudine del suo stato civile, che ama la musica, leggere e scrivere, e che inizia a sognare di incontrare il suo attore del cuore, Lucas Damon. Ha avuto inizio per gioco, scrivendogli un messaggio su Facebook e lui ha risposto, avviando un’occasionale scambio di messaggi finché il lavoro porterà Lucas dagli States a Venezia, proprio nel periodo in cui anche Beatrice si troverà nella laguna veneta per seguire le sue studentesse in uno stage. È l’occasione perfetta!

Beatrice avrà i suoi piccoli topini a soccorrerla, gli amici Isabella e Daniele, ma anche una fata madrina, la signora Lucia, titolare dell’atelier che ospita il loro stage a Venezia. In fondo è il desiderio di molte vivere una bella favola! Anche se l’incantesimo di Beatrice non si spezzerà a mezzanotte ma avrà tre giorni per vivere la sua romantica storia… e poi?
Sogna Beatrice, ma non si illude. Sa che Lucas – o Luke, per gli amici – dovrà andare via, che ha già un’altra donna e non si spiega perché il bell’attore si possa essere interessato proprio a lei. Nonostante il suo tentativi di autoconvincersi a una sana dose di razionalità che possa proteggerla dall’eventualità di rimanere con il cuore spezzato, il sentimento per Luke in quei pochi e intensi giorni si è radicato in lei.

Non sarà lei a scappare, ma lui a sparire. E non ci sarà una scarpetta a ricongiungerli, separati dall’oceano e dal silenzio di Lucas.
Qualcosa non torna. Beatrice se lo sente, e non si sbaglia.
Quella faccenda ha un lato oscuro. Un bel colpo di scena, del tutto insospettato (per il quale nulla in più posso dire, se non rischiando lo spoiler e di perdere anche il gusto di scoprire la verità!). Arriverà il tempo dei chiarimenti, il tempo del lieto fine come tutte le belle fiabe.

Sara Foti Sciavaliere