“Che male che”, il nuovo singolo dei LaPara

È in uscito “Che male che”, il nuovo singolo dei LaPara: “Il male non si cura male, il male o si cura bene o lui continua a pulsare”.

Introduzione diretta, in apparenza semplice eppure profondissima. I LaPara sono fatti così, ormai abbiamo imparato a conoscerli. A distanza di poco più di un mese dall’uscita di “Corpo” (che ha riscosso attenzioni entusiastiche persino dall’altra parte dell’oceano) tornano sulle scene con questo nuovo singolo.

Ci sono molti tipi di “male” e ovviamente molti modi di raccontarlo. Ci si può lamentare, si può far finta di niente, si può guardarlo con terrore oppure con un sorriso consapevole. E questo è uno dei superpoteri dei LaPara: quello di farci guardare tutto con un sorriso consapevole e di farci muovere la testa su e giù anche mentre sentiamo parlare di male. Siamo esseri umani, i nostri ingranaggi sono felicemente imperfetti e a volte accumuliamo qualche male irrisolto qua e là che ci portiamo dietro. E quello continua a pulsare e torna a farsi sentire come un dente mal curato. Ma se la vita continua a proporci spigoli contro i quali sbattere i mignoli, non dobbiamo arrenderci e restare immobili per evitarci il dolore, non funziona così! Dobbiamo fare su e giù con la testa, ballare, muoverci. Per questo esistono i LaPara, per farci saltare anche sul “male”.

I mali risolti a metà sono il ghiaccio nell’acqua: anche se non si vedono tornano a galla, perché il male o si cura bene o lui continua a pulsare.
“Che male che” parla dei problemi dismessi. Delle piccole cose lasciate da parte che quando meno una persona se lo aspetta bussano alla porta come una raccomandata da firmare.
“Che male che” è uno strillo.  È il caos. È la tempesta dopo la calma.

Chi sono i LaPara?
LaPara è un progetto lo-fi pop che prende forma nel 2018 dentro la stanza di Rebecca. Dalla stanza si sposta al salotto, dove nei mesi della quarantena vengono registrati i cinque brani che andranno a comporre il primo EP della band, “Tutti gli animali del mondo”, uscito il 23 aprile 2021.
Le sonorità sono sghembe e al tempo stesso ricercate. La band suona un pop elegante e zuccherato che trasforma le paure comuni in suoni freschi e sfacciati, in un’atmosfera onirica e di contrasti, che si ispira al gioco dei bambini.