#ChiscriveSiracconta: intervista a Valentina Perrone – “Nel mio domani”

Avevo recensito giusto qualche settimana fa “Nel mio domani”, ultimo romanzo della salentina Valentina Perrone, ambientato a Lecce e con qualche capatina al Faro di Otranto, perché la sua terra e il suo mare sono elementi imprescindibili della sua scrittura, e ora vi propongo l’intervista che ha rilasciato per AgorART.

-Per rompere il ghiaccio, inizio sempre con una tra le più classiche delle domande: cosa ti ha ispirato “Nel mio domani”?

Quello che ispira ogni volta la stesura di una mia storia, ossia la voglia di raccontare un legame d’amore ambientato nella mia terra, il Salento, con tutta una serie di dinamiche, in primis emozionali, che fanno da contorno alle vicende scelte, e delle volte anche da elementi scatenanti. Tuttavia, “Nel mio domani” è un romanzo che è nato durante il periodo del primo lockdown, totale e difficile, che tutti abbiamo vissuto, quando ho sentito il bisogno, ancora più intenso, di rifugiarmi nella scrittura per accogliere quella carezza che sapevo avrei ricevuto, e che ho sperato di restituire ai lettori a pubblicazione avvenuta. Stando ai riscontri ricevuti e che continuo a ricevere ogni giorno, sembra proprio che il mio desiderio si sia avverato: questo libro sta raggiungendo innumerevoli cuori e sta regalando infinite carezze.

-A parte l’elettricità del primo incontro-scontro tra i due protagonisti, è palpabile che si innesca immediata la chimica tra loro: Valentina Perrone crede nel colpo di fulmine? (Anche se sei fidanzatissima)

Credo nei destini che si mescolano fino a fondersi anche nel tempo di un istante, alle vite che si conoscono e riconoscono piano purché precedute da un primo e unico incontro che segna, di fatto, l’inizio di tutto. Forse non ci si innamora in un istante, ma da quell’istante in poi la vita può prendere un’altra direzione, e mai più smettere di ruotare attorno a un paio di occhi, o al suono di una voce.

-Si respira nei tuoi libri il legame forte con il Salento, ma se dovessi ambientare interamente una storia altrove, verso dove ti orienteresti e perché?

Continuerò a scegliere il Salento come palcoscenico delle mie storie, credo che non smetterò mai di sceglierlo. Potrò però, come fatto altre volte, mescolarlo ad altri luoghi, come ad esempio Milano e Roma, che sono due città che per ragioni diverse amo moltissimo.


-I tuoi romanzi hanno visto sempre il supporto di una casa editrice, com’è l’esperienza del self-publishing?


In realtà, prima di “Nel mio domani” avevo già sperimentato l’esperienza del self con “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” e “Memorie di Negroamaro”, pubblicati in seconda edizione, in cartaceo ed e-book, su Amazon nel 2020, con nuove copertine e testi revisionati. E prima ancora, avevo conosciuto l’universo del self-publishing da lettrice, scoprendo tantissimi romanzi rosa a firma di autrici bravissime. Ho pubblicato “Nel mio domani” a gennaio di quest’anno, un periodo non facile come tutti noi sappiamo, e non avevo voglia di aspettare i tempi di pubblicazione ragionevolmente medio-lunghi propri delle case editrici, volevo che il romanzo raggiungesse quanto prima i lettori e consegnasse loro la carezza di cui ti dicevo. Sapevo che l’auto-pubblicazione mi avrebbe permesso tutto questo, e così è stato. È un’esperienza che ho praticato e pratico ogni giorno con molto impegno e grande senso responsabilità – come fatto, del resto, per ogni mio libro – nonché con grande rispetto nei confronti dei miei lettori, ai quali non consegnerei mai un libro che non sia degno dei loro occhi e del loro cuore, a prescindere dal canale di pubblicazione scelto. Sono sempre più convinta che le cose belle siano in grado di brillare ovunque, qualunque sia l’universo che le ospita.

-Cosa vedi “nel tuo domani”?

Innanzitutto quello che speriamo un po’ tutti, cioè il ritorno alla normalità. Agli abbracci, alle strette di mano, agli occhi vicini e alle paure annientate. Poi, come dico sempre, spero di continuare a sorprendermi del mondo, di non smettere mai di adagiare lo sguardo sulla vita per farne inchiostro prima e pagine poi, e continuare a regalare emozioni.

Sara Foti Sciavaliere