#ChiScriveSiRacconta: intervista ad Amanda Foley – Pensieri imperfetti

Pochi giorni fa ho recensito Pensieri imperfetti di Amanda Foley, e adesso su AgorArt vi proponiamo un’intervista all’autrice.

  • Pensieri imperfetti credo che sia una sfida, fuori dagli schemi del genere romance per il quale le lettrici ti conoscono. Perché questa scelta?
    Sentivo il bisogno di scrivere qualcosa di diverso dal genere a cui ho abituato i lettori. Avevo questa storia nel cassetto e ho deciso di regalarla, a prescindere. Certo, mi rendo conto che con un romanzo così non si incontra il plauso delle amanti del Rosa, ma ogni tanto si deve osare, si deve anche ascoltare il proprio cuore.
  • La storia di Samanta è ispirata in parte a una storia vera. Vuoi parlarcene?
    La storia di Samanta, per quanto riguarda il suo trascorso in Moldavia, è tratta da una vicenda realmente accaduta. Quando l’ho sentita dalla bocca della donna che l’ha vissuta, mi ha colpito in modo particolare e ho deciso che doveva essere raccontata. La vera Samanta non è mai approdata a New York, ma qui in Italia, ma per esigenze di ‘copione’ e per rispetto della protagonista ho poi spostato il seguito degli eventi negli Usa. Il bello della scrittura è che ti permette di entrare nei personaggi anche se non hai vissuto la loro storia e così, mentre raccontavo le sue vicissitudini, ho avuto modo di riflettere su quanto sia dura la vita di molte donne che devono farsi carico di decisioni particolarmente difficili, donne che devono graffiare la dita con le unghie per sopravvivere in un mondo di padri padroni. Mi sono resa conto che la forza di molte donne è davvero impareggiabile!
  • La narrazione è costruita su frammenti di pensieri, è nata per caso o è stata studiata a tavolino?
    A differenza di molti scrittori che stendono un profilo preciso sia per la narrazione che per la storia, io mi affido soprattutto all’istinto e quando mi sono messa al computer mi è uscita questa narrazione alquanto particolare che mi è piaciuta subito, perché non si tratta del solito dare voce in prima persona al protagonista, ma è una sorta di raffronto dei pensieri di più persone che vivono la stessa situazione. Fino ad oggi non mi è ancora capitato di trovarlo in un libro.
    Uno scrittore mette sempre qualcosa di sé in quello che scrive, cosa c’è di te in Pensieri imperfetti?
    Gli alterchi tra Jack e Samanta si rifanno a quelli tra me e un collega con cui mi confrontavo all’epoca della stesura del romanzo. Anche gli episodi della piccola Tess sono riconducibili a quelli vissuti con mia figlia. Diciamo che la caratterialità impulsiva e talvolta ‘dura’ di Samanta mi somiglia molto, pur non avendo nulla in comune con la storia della protagonista.
  • Prima di salutarci, tre aggettivi con i quali potresti sintetizzare questo romanzo?
    Intenso, introspettivo, umano.

Grazie, Amanda, per aver risposto alle mie domande. E in bocca al lupo per Pensieri imperfetti, e le tu opere future!

Sara Foti Sciavaliere

Puoi leggere…
S.Foti Sciavaliere, Pensieri imperfetti di Amanda Foley – Recensione, in agorart.net, 4.06.2019