Cloud Atlas: sei storie in un film sul genere umano tra passato, presente e futuro

Cloud Atlas è nelle sale italiane dal 10 gennaio. La pellicola, scritta e diretta dai fratelli Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer, è tratta dal romanzo “L’atlante delle nuvole” (ed.ita. Frassinelli, 2005) dell’inglese David Mitchell.

Cloud Atlas è un film di fantascienza che intreccia sei storie parallele ambientate in luoghi e tempi diversi in una specie di narrazione sospesa. I temi ricorrenti nel film, così come nel romanzo, sono la reincarnazione e il destino, elementi che legano indissolubilmente i personaggi e le situazioni dei sei episodi attraverso numerosi richiami e citazioni interne.

Trama
Cloud Atlas segue sei differenti narrazioni in altrettante differenti epoche, ma gli eventi di ogni storia sembrano legarsi a tutte le altre, mostrando comuni denominatori costanti:
– Il Viaggio nel Pacifico di Adam Ewing (1839): incentrata sulle discriminazioni razziali. Il protagonista è il ricco rampollo dell’alta società Adam Ewing (Jim Sturgess), alle prese col clandestino nero Autua (David Gyasi) e sotto le angherie del Dr. Goose (Tom Hanks).
– Lettere da Zedelghem (1936): ambientata a Zedelghem, vicino a Brugge (Belgio), dove Robert Frobisher (Ben Whishaw), giovane musicista bisessuale, lavora come copista per il compositore Vyvyan Ayris (Jim Broadbent). I fatti vengono narrati attraverso le sue lettere all’amico e amante Rufus Sixsmith (James D’Arcy) ed è incentrata sulle discriminazioni omofobe.

– Half-Lives. Il primo caso di Luisa Rey (1972): ambientata a Buenas Yerbas, in California, più marcatamente noir, vede la giovane reporter Luisa Rey (Halle Berry) coinvolta in un’inchiesta giornalistica sulla vociferata insicurezza della nuova centrale nucleare. La storia assume una piega inaspettata quando s’imbatte in Rufus Sixsmith (James D’Arcy – amante di Frobisher nel segmento del 1936) in versione anziana, ottenendo informazioni confidenziali ed imbattendosi nella composizione “Cloud Atlas Sextet” di Frobisher. Quest’episodio centra l’attenzone sui poteri delle compagnie energetiche.

– L’orribile impiccio del Signor Cavendish (2012): l’editore Timothy Cavendish (Jim Broadbent) viene ricattato dai tirapiedi di un suo scrittore di successo, ma di fatto criminale. Costretto a pagarli una cifra esorbitante, chiede aiuto al fratello più anziano, il quale è però rancoroso nei suoi riguardi per le continue richieste di aiuto finanziario e per la relazione adulterino che ha avuto con sua moglie. Come vendetta, fa richiudere Timothy in una casa di riposo per anziani, di fatto un carcere, da cui il signor Cavendish non sembra poter fuggire. Questa storia è incentrato sul tema della senilità e dei riguardi della società verso i più anziani, che in genere li rinchiude in strutture specializzate senza esitazioni o ripensamenti.

– La Preghiera di Sonmi~451 (2144): ambientato in Nea So Copros, è un futuro distopico che si scopre aver luogo a Neo Seoul, nella Corea del Sud, dove il totalitarismo sfrutta gli essere umani alla stregua di carne da macello con l’unico obiettivo di portare avanti il sistema. Sonmi~451 (Bae Doona) è una fabbricante (o clone) che, con l’aiuto del ribelle Hae-Joo Chang (Jim Sturgess), riesce a evadere dal locale in cui è schiava per portare il messaggio di denuncia contro il sistema. Qui è evidente la denuncia agli orrori del totalitarismo e del sistema.
– Sloosha Crossing e tutto il resto (2321): raccontata dal vecchio Zachry (Tom Hanks), si ambienta sullo scenario primitivo post-apocalittico della Grande isola di Hawaii. Il suo popolo, gli autoctoni della valle, sono pacifici contadini, spesso razziati dai terribili uomini della tribù di Kona. Il popolo di Zachry professa un culto dedito alla dea Sonmi e vivono in un mondo successivo alla cosiddetta Caduta, ossia quando i Vecchi Antenati, ossia i civili abitanti della Terra, scomparvero e i superstiti furono ridotti a uno stato primitivo. Quando una donna di nome Meronym (Halle Berry),una prescelta, si presenta al villaggio e riesce a salvare la vita della figlia di Zachry, l’uomo si sente in debito e accetta la sua richiesta di farle da guida fin sulla sommità del Mauna Kea, un luogo temuto dalla sua gente. In un secondo momento, Meronym rivela a Zachry che la loro dea Sonmi era una comune umana, e gli mostrerà un video della sua Preghiera. Quando faranno ritorno al villaggio, nulla sarà più come prima. Questo segmento è infine incentrato sulle organizzazioni religiose.

Il gigantesco progetto di Tom Tykwer, a cui si sono uniti in corsa (sia per la scrittura che per la regia) i fratelli Wachowsky, è il film più costoso della storia della Germania ed essendo stato realizzato senza l’aiuto di nessuna grande produzione è probabilmente anche il film indipendente più costoso di sempre.

I registi hanno lavorato separatamente e parallelamente con troupe diverse, Tom Tykwer occupandosi delle storie che si svolgono negli anni ’30, ’70 e nella modernità, mentre i Wachowsky all’opera sulle due storie future e su quella che si svolge nel XIX secolo. Ne segue una narrazione stilisticamente disomogenea.

L’intreccio dei segmenti delle sei storie e l’idea di riuscire a suggerire grazie alla giustapposizione del montaggio, il legame tra diverse epoche, diverse persone o diverse azioni è la vera particolarità. Spesso i momenti di rivelazione, di crisi, di fuga o di tensione di tutte le storie sono montati insieme e si svolgono così in un impossibile parallelo, in altri sembra che una trama completi quanto appena visto nell’altra storia.

Cloud Atlas è un film assai imperfetto, ma questo non danneggia la sua forza propulsiva che non fa pesare due ore e cinquanta di film!