“Come la marea” di Erielle Gaudì – Recensione

È tornato lo scorso luglio in una seconda edizione, dopo la prima del 2013, e con una nuova veste grafica, “Come la marea”, il romance di esordio di Erielle Gaudì. Ritmo narrativo, passione, imprevisti e avventura in una vacanza che dove essere come altre su una piccola isola mediterranea. L’ebook è disponibile su Amazon.

La trama
Cosa faresti se un affascinante sconosciuto ti rubasse un bacio? E se si fosse comodamente installato in casa tua? E se ti trattasse con sufficienza, convinto che l’intruso non sia lui, ma tu?
È quello che capita a Laura, in vacanza nella casa di famiglia su un’isoletta del Mediterraneo: appena ritornata nella sua casa delle vacanze la trova già occupata e reagisce alla situazione in maniera imprevedibile.
Comincia così una difficile convivenza complicata dall’arrivo di un enigmatico principe russo. Divisa fra i due uomini, per la prima volta la protagonista scoprirà la forza travolgente della passione e il tormento dell’amore.

L’autrice – Erielle Gaudì
Adora le storie d’azione, i viaggi, il mare e il cioccolato fondente. Nel 2011 Lite Editions ha pubblicato il suo primo racconto, Sandalo e cannella. Come la marea invece è stato il suo romanzo di esordio, pubblicato da Eroscultura. Ha creato il blog Le storie di Erielle.

Recensione
“Come la marea” ti afferra da subito come una potente risacca. Ben scritto, è molto fluido nella lettura, ma l’immediato carico di eventi, la tangibile carica sensuale che si innesca tra i protagonisti e i loro alterchi stuzzicanti a tenere alta la tensione narrativa e quindi l’attenzione del lettore, che viene trascinato nel mondo della controllata e timida cancelliera Laura Roversi che sarà folgorata – seppure la sua razionalità la frena – dall’incontro inaspettato e insolito con il bello e misterioso investigatore Nicolaj Giordano, inquilino a propria insaputa della sua casa di famiglia dove è solita trascorrere le vacanze estive.

L’unica nota d’appunto ma obiettivamente si tratta di gusto personale, a un certo punto, di tanto in tanto, si scivola in dialoghi troppo melensi che in generale non amo particolarmente, che però faranno sguazzare nel brodo di giuggiole le romanticone. A parte questo il ritmo è avvincente e fra colpi di scena, incontri bollenti, intrighi e tesori, ma anche separazioni e sofferenze, si raggiunge l’irrinunciabile lieto fine per il quale è impossibile non fare il tifo.

Sara Foti Sciavaliere