Costantino 313 d.C.: al Colosseo una mostra che celebra l’Editto di Milano

La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ospita al Colosseo, da oggi al 15 settembre 2013, la mostra Costantino 313 d.C.

L’esposizione, reduce da un grande successo di pubblico a Palazzo Reale di Milano, progettata e ideata dal Museo Diocesano di Milano e curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo Biscottini, arriva al Colosseo, arricchita da una sezione interamente dedicata a Roma, curata da Mariarosaria Barbera, soprintendente per i beni archeologici di Roma e protagonista di importanti scoperte legate a Costantino, tra cui nuovi ambienti del settore pubblico del palazzo sessoriano, nell’area di S.Croce in Gerusalemme, e le domus di alti funzionari alla corte dell’imperatrice Elena.

L’iniziativa Costantino 313 d.C. è promossa e prodotta dal Museo Diocesano di Milano e dalla casa editrice Electa, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e con l’Università degli Studi di Milano. La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Aquileia.

Il percorso espositivo si articola in sezioni che approfondiscono, con oltre centosettanta preziosi reperti provenienti da tutta Europa, tematiche storiche, artistiche e religiose dell’epoca costantiniana.

L’eccezionale manifesto di tolleranza religiosa diffuso nel 313 d.C., noto anche come Editto di Milano, è attribuito all’imperatore romano d’Occidente Costantino. Un documento di straordinaria modernità che dichiarava il Cristianesimo, dopo secoli di persecuzioni, religio licita, inaugurando un periodo di tolleranza religiosa e di grande innovazione politica e culturale. Il percorso espositivo si articola in sezioni che approfondiscono, con oltre centosessanta preziosi reperti provenienti da tutta Europa, tematiche storiche, artistiche e religiose dell’epoca costantiniana. La prima sezione, dedicata a Roma, è inaugurata dalla celebre battaglia di Ponte Milvio, mentre la parte centrale della mostra racconta la rivoluzione politica e religiosa scaturita alla fine delle persecuzioni contro i cristiani. L’esposizione Costatino 313 d.C. si chiude con una sezione dedicata ai monumenti costantiniani di Roma come terme, residenze, basiliche, mausolei. Infine, un’animazione in computer grafica consentirà ai visitatori di osservare in anteprima le immagini ad alta definizione dell’Arco di Costantino e di conoscerne le vicende narrate nel fregio.

Orario di apertura:
8.30-19.15 fino al 31 agosto;
8.30-19.00 fino al 15 settembre;
2 giugno aperto dalle 13.30 alle 19.15;
chiuso il 1° maggio