Il diario di Mr. Darcy di Amanda Grange – Recensione

Per chi ama Jane Austen e Orgoglio e Pregiudizio, Il diario di Mr. Darcy è una lettura impedibile. La rivisitazione di una delle più note e appassionanti storie d’amore di tutti i tempi, ma con una prospettiva diversa: la storia questa volta è raccontata da lui.

La trama
In Il diario di Mr. Darcy, la storia di Darcy ed Elizabeth di Orgoglio e Pregiudizio viene raccontata dal punto di vista del protagonista maschile. Il lettore può accedere per la prima volta ai suoi pensieri e sentimenti più intimi, riversati nelle pagine del suo diario, e a tutti quei momenti e quelle situazioni a cui nell’originale si fa solo cenno. Si scopre così che l’apparenza fredda e distaccata, nasconde un uomo dal temperamento passionale: possiamo condividere la sua furia e la sua indignazione nello scoprire il proposito della sorella di fuggire con George Wickham, la sua buona fede nell’adoperarsi per separare l’amico Charles Bingley da Jane Bennet e il suo disgusto nel dover di nuovo aver a che fare con Wickham, che ora insidia proprio la famiglia Bennet. Soprattutto, attraverso le parole di Darcy ripercorriamo la sua storia d’amore con Elizabeth in tutte le sue sfumature, dall’iniziale ostilità all’irresistibile attrazione, dal conflitto interiore fino all’indimenticabile lieto fine.

Scheda del libro
Titolo: Il diario di Mr. Darcy
Autore: Amanda Grange (trad. Gabriella Parisi)
Edito da: Tre60 (Collana: Narrativa)
Prezzo: 12,90 €
Genere: Romance
Pagine: 300 p.
Anno: 2013

Recensione
Il diario di Mr. Darcy è un rispettoso omaggio al capolavoro di Jane Austen. Per Amanda Grange non deve essere stata un’impresa da poco mettersi a confronto con lo stile arguto della Austen e farlo proprio, raccontare una storia tanto nota e amata senza cadere nella banalità di una riscrittura senza verve, che nulla di nuovo possa trasmettere al lettore.

Capita certo, di tanto in tanto, nel corso della lettura, di incappare in pagine piuttosto lunghe con eccedenze di dettagli che forse non tanto coincidono con la scrittura diaristica. A questi si alternano tuttavia appunti brevissimi che fungono da collante tra una vicenda e l’altra, rendendo così la dimensione dell’annotazione dei pensieri di Fitzwilliam Darcy, il resoconto dell’innamoramento del gentiluomo per l’irriverente e appassionata Lizzie e dei suoi brillanti occhi ironici.

Ritorna l’immagine del protagonista inizialmente pomposo e superbo, ma pagina dopo pagina Il diario di Mr. Darcy rivela le ragioni del suo comportamento e il lettore comincia a vedere il mondo attraverso gli occhi del suo narratore, trovandosi in tal modo a partecipare alla sua indignazione per Wickam, all’affetto e alla protezione verso l’ingenua Georgiana, all’insofferenza per le frecciatine dell’invidiosa Caroline..

Darcy appunta fedelmente ogni avvenimento, finchè quel paio di vivaci e insolenti occhi diventano il centro dei suoi pensieri. Allora il posato gentiluomo, ligio alle regole del bel mondo, si trova a dover fare i conti con se stesso e con il sentimento assurdo che d’improvviso orienta ogni suo pensiero verso Elizabeth. Un sentimento che la ragione gli impedisce a lungo di accettare e che scaccia con forza a causa dei pregiudizi sulla famiglia di lei e la differenza di rango che li divide.

Nulla di nuovo è stato aggiunto alla trama, esclusa l’interpretazione della vicenda della cugina Anne e del colonnello Fitzwilliam. I personaggi sono riportati fedelmente e le ambientazioni non si discostano da quelle a tutti familiari. Si denota la conoscenza della Grange del mondo di Jane Austen e nella psicologia dei suoi personaggi, regalando una piacevole letture che il sapore delle opere austeniane. Grande merito va riconosciuto di certo alla traduttrice Gabriella Parisi: ottimo è di certo il suo lavoro di fedeltà alla Grange, ma soprattutto all’intramontabile Jane Austen.
Sara Foti Sciavaliere