Arrivano dall’antico complesso dei Girolamini di Napoli gli oltre venti dipinti che saranno esposti dal 27 dicembre 2013 al 21 marzo 2014 nella mostra “Il racconto del cielo” presso la Chiesa di San Francesco della Scarpa, in piazzetta Carducci a Lecce.
L’esposizione è composto da esempi di pittura devota di fine Cinquecento e Settecento di noti artisti italiani come Francesco Curradi, Bernardo Azzolino e Girolamo Imparato, verrà inaugurata il 27 dicembre alle ore 18, alla presenza del presidente della Provincia Antonio Gabellone e dalla vicepresidente Simona Manca.
“Si tratta di una mostra nata da un sogno di un gruppo di persone, il mio, di Umberto Bile, di Fabrizio Vona e di Brizia Minerva, oltre che di un progetto artistico complesso tra Provincia e Complesso Munumentale dei Girolamini” ha dichiarato la vice presidente della Provincia Simona Manca durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento svoltasi questa mattina presso Palazzo Adorno, sottolineando come “l’esposizione rappresenta un fondamentale momento di connessione con il territorio e chiude il ciclo di importanti studi e mostre già realizzate dal museo Castromediano”.
La mostra, promossa dalla Provincia di Lecce – Assessorato alla Cultura, con il Monumento Nazionale dei Girolamini di Napoli e la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli, sarà anche occasione per recuperare due pregevoli tele della quadreria napoletana che saranno restaurate nei laboratori del museo Castomediano.
A questo proposito Simona Manca ha evidenziato: “In tal modo la forma temporanea di una mostra diviene anche opportunità di interventi strutturali, nell’ottica del recupero e della conservazione di un patrimonio, come quello dei Girolamini, che appartiene a tutti”.
Dedicata a Umberto Bile, appassionatissimo curatore del Complesso dei Girolamini, prematuramente scomparso qualche mese fa, la mostra presenta oltre venti capolavori tra i più rappresentativi dell’importante raccolta artistica custodita nello storico complesso monumentale di Napoli, fondato nel 1584, dai Padri seguaci di San Filippo Neri. Questi, stabilitisi nel capoluogo partenopeo, avviarono una delle più avanzate istituzioni culturali della città, con strutture aperte al pubblico quali la quadreria, la biblioteca costituita da importanti fondi librari, l’archivio oratoriano, l’archivio musicale.
Il percorso espositivo “Il racconto del cielo” è stato pensato con il duplice obiettivo di documentare lo sviluppo della pittura a Napoli e nel Viceregno, tra la fine del ‘500 e gli anni settanta del ‘700, e di raccontare, attraverso i capolavori selezionati, nessi e corrispondenze con le ricche collezioni ecclesiastiche, pubbliche e private, della Puglia, a dimostrazione di come qui venissero prontamente accolte le istanze moderne della pittura, veicolata dagli esempi dei grandi maestri italiani e stranieri. Vicende, storie e patrimoni, in parte già resi noti e presentati al pubblico e dei quali la mostra “Il racconto del cielo” costituisce il punto focale.
La vice presidente Simona Manca ha sottolineato ancora: “In questo senso, l’esposizione rappresenta un fondamentale momento di connessione con il territorio e chiude il ciclo di importanti studi e mostre già realizzate dal Museo provinciale “Sigismondo Catromediano” e dalla Soprintendenza ai Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia, a partire dall’allestimento “Sculture di Età Barocca tra Terra d’Otranto Napoli e Spagna”, realizzato tra il 2007 e il 2008, alla mostra “Echi Caravaggeschi in Puglia tra 2010 e il 2011, fino alla recente esposizione “Puglia, Manierismo e Controriforma” allestita tra il 2012 e il 2013, tutte incentrate sugli sviluppi e gli esiti di fatti che da Napoli si sono diffusi nella nostra regione. Invito tutti a visitare la mostra: sarà un’esperienza unica ed emozionante”.
L’esposizione sarà accompagnata da un apparato didattico in grado di illustrare confronti e rimandi con le serie di apostoli e santi filosofi in collezioni private e chiese di Lecce e del Salento, un tipo di ritratto che si diffonde in tutto il Viceregno grazie agli esempi di toccante realismo di Caravaggio, Ribera, Luca Giordano, alcuni dei quali conservati presso la pinacoteca dei Girolamini.
La mostra sarà illustrata da un catalogo a stampa con saggi di inquadramento storico e schede scientifiche delle opere. Il percorso espositivo verrà accompagnato da pannelli didattici in grado di introdurre alla conoscenza un pubblico sempre più ampio. La presenza in mostra di autentici capolavori costituisce un elemento di forte attrazione turistica e di importante coinvolgimento di scuole e università.
“Il racconto del cielo. Capolavori dei Girolamini a Lecce”sarà aperta al pubblico fino al 21 marzo 2014, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per informazioni e per organizzare visite guidate si può telefonare allo 0832 683503/531 (museo@provincia.le.it).