Django Unchained: la pellicola western di Quentin Tarantino

Django Unchained, scritto e diretto da Quentin Tarantino, si presenta come secondo atto di una ideale trilogia storica, iniziata con “Bastardi senza gloria” e che proseguirà con “Killer Crow”.
Lo avrebbe confermato lo stesso regista in un’intervista alla rivista britannica “Total Film”, alla quale ha dichiarato che nella trilogia Tarantino rivisita vari periodi della storia moderna. Il capitolo conclusivo di questa trilogia dovrebbe essere il film “Killer Crow”, che narrerà le vicende di uno squadrone di soldati di colore impegnato a combattere in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale e la cui sceneggiatura è in fase conclusiva.[

Protagonisti di Django Unchained, nel quale si racconta il delicato tema della schiavitù, sono Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington.
Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino oltre a essere tra le pellicole di Quentin che ha incassato di più al botteghino. Inoltre, con i quasi 140 milioni incassati negli Stati Uniti, Django Unchained, è il maggior incasso di sempre per la The Weinstein Company.

Django Unchained è un omaggio al film del 1966 “Django” diretto da Sergio Corrucci, pietra miliare degli spaghetti western, e interpretato da Franco Nero, il quale interpreta un cameo che sarà il suo primo ruolo importante. La pellicola si apre addirittura con la stessa traccia e gli stessi caratteri tipografici dei titoli di testa del “Django” originale di Corbucci.

Trama
1858, Texas. Django, uno schiavo nero, viene venduto da dei mercanti di schiavi, i fratelli Speck al dottor King Schultz, un cacciatore di taglie originario della Germania che fino a quattro anni prima lavorava come dentista. L’uomo ha bisogno di lui per riconoscere i fratelli Brittle, dei fuorilegge che sta cercando, garantendo in cambio allo schiavo la libertà e una ricompensa. Durante il viaggio e l’uccisione dei tre fuorilegge, i due fanno amicizia e Schultz scopre che Django, una volta libero, vuole ritrovare la moglie Broomhilda, da cui è stato separato alla piantagione dove lavorava precedentemente. Il dottore, avendo notato anche un talento naturale con le armi da fuoco nel compagno di viaggio e affascinato dalla sua storia, gli propone di fare coppia per l’inverno e di aiutarlo poi in primavera a trovare la moglie.

Schultz scopre che Broomhilda è stata venduta a Calvin Candie, uno dei più ricchi latifondisti del Mississippi. I due uomini allora si fingono dei negrieri in cerca di lottatori mandingo. Schultz approfitta della visita a Candyland, la residenza di Candie, per parlare con Broomhilda, con la scusa che lui abbia voglia di parlare in tedesco, che la donna conosce, e metterla al corrente dei suoi piani. Durante la cena, accettano di comprare un lottatore per l’esorbitante cifra di 12.000 dollari, promettendo di tornare con i documenti in cinque giorni, e Schultz utilizza l’occasione per proporsi di comprare subito anche Broomhilda per poche centinaia di dollari.

Nel frattempo, però, Stephen, il capo della servitù, si è accorto che Django e Broomhilda si conoscono, e avverte con discrezione il padrone, ritenendo che l’acquisto del lottatore sia una farsa per acquistare la donna. Candie, adirato per essere stato ingannato, sotto minaccia delle armi costringe Schultz a comprare Broomhilda per 12.000 dollari, o la ucciderà. Il dottore firma a malincuore i documenti di vendita, libera anche Broomhilda e, uscito dal personaggio di negriero, esprime il suo disprezzo verso Candie. Quest’ultimo, per umiliarlo ulteriormente, esige che Schultz gli stringa la mano per suggellare la vendita.

Il dottore, ormai al limite della pazienza, uccide Candie con una pistola nascosta, scatenando un conflitto a fuoco durante il quale viene ucciso e Django, dopo avere tentato di aprirsi la strada con le armi, si arrende poiché hanno preso in ostaggio Broomhilda. Lara, sorella di Calvin, approva il suggerimento di Stephen di mandare l’uomo ai lavori forzati in una cava, mentre si occupa dei funerali del fratello. Durante il viaggio, Django si libera con uno stratagemma e libera Broomhilda dai suoi carcerieri. Per completare la sua vendetta, torna a Candyland, aspetta che i bianchi tornino dal funerale, quindi li uccide, gambizza Stephen e lo fa esplodere con tutta la villa con della dinamite, allontanandosi poi a cavallo con la moglie, da persone libere.

Django Unchained è uscito nelle sale italiane il 17 gennaio e, se si escludono alcune tracce composte da Robert Rodríguez e RZA per Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2, è la prima volta che la colonna sonora di un film diretto da Tarantino prevede brani originali scritti appositamente per la pellicola. Tra le tracce originali incluse nella colonna sonora c’è “Freedom” composta da Ennio Morricone, scritta e cantata da Elisa. È uscito negli Stati Uniti il 18 dicembre 2012 anche l’album ufficiale la tracklist di una parte dei brani inseriti in Django Unchained.

Il film è stato associato anche a delle polemiche sollevate dal commercio di alcune statuette che riproducono i personaggi di Django Unchained perché potrebbero istigare al razzismo e la The Weinstein Company avrebbe di fatto annunciato il ritiro dal mercato le statuette per poter così stemperare qualsiasi polemica sulla pellicola, che ha ricevuto le nomination per cinque Oscar.

La questione sarebbe nata dopo che alcune organizzazioni per i diritti civili, tra cui quella del reverendo Al Sharpton, hanno invocato al boicottaggio perché legate alla possibilità di collezionare come vere e proprie icone personaggi estremamente razzisti come il villain Calvin Candie, e a quella di “giocare” su un tema così delicato come quello della schiavitù.
“Alla luce della reazione alla messa sul mercato delle statuette di Django Unchained, abbiamo deciso di toglierle dalla distribuzione. Abbiamo il massimo rispetto per il pubblico e non avevamo intenzione di offendere nessuno. Abbiamo creato statuette per qualunque film di Tarantino, incluso Bastardi senza Gloria, e così le abbiamo prodotte anche per Django Unchained. Sono indirizzate a un pubblico sopra i 17 anni, lo stesso del film”, ha dichiarato in proposito la TWC.

Trailer_Django Unchained