“E vissero tutti felici e scontenti” di Amanda Foley e Simona Friio – Recensione

Una nuova collaborazione a quattro mani tra Amanda Foley e Simona Friio, che insieme firmano “E vissero tutti felici e scontenti”, un romanzo divertente con un mistero da risolvere per la protagonista in un fiabesco borgo del centro Italia.

La trama
Quando anche il terzo fidanzato la lascia, Gaia decide di prendersi una pausa. Su consiglio della madre e della psicologa Esmeralda Ciliegia che l’ha in cura, accetta di recarsi a Castel del Bardo, un antichissimo borgo medievale che ha dato i natali a sua madre. In compagnia dell’inseparabile maialina thailandese, Gaia arriva al borgo decisa a mettere in stand-by le sue sinapsi: zero ragazzi, zero pensieri. Solo riposo, riposo e riposo.

Ad accoglierla uno strampalato gruppo di arzille vecchiette, nonché il bel Luca, che trasuda testosterone da ogni poro, ma da subito ostile e scontroso. Perché ce l’ha con lei? Cosa nasconde l’antico borgo? C’è del vero nelle inquietanti leggende che lo avvolgono, ma soprattutto, che relazione c’è tra Gaia e la donna del dipinto della Rocca?

Le autrici
Amanda Foley
– È lo pseudonimo di Silvia Marangoni. Nata al Lido di Iesolo vive nel veneziano e lavora presso un’azienda di energie rinnovabili. Nel 2004 Il Messaggero ha pubblicato due elaborati nella rubrica Caro Diario di Maurizio Costanzo. Nel 2005 Mondadori ha pubblicato un romanzo storico L’ha deciso il mare, uscito in edicola. Nel 2011 un elaborato in gara al concorso nazionale di scrittura ‘I Colori delle Donne’ è stato segnalato e inserito nell’antologia “I Colori delle Donne”.

Nel 2014 Rizzoli ha pubblicato La voce del vento, il suo secondo romanzo storico nella collana digitale You Feel, e poi il contemporaneo Il mio abito dei sogni ha il velo bianco. Nel 2018 pubblica con la nuova collana digitale Literary Romance di Simona Friio, lo storico Quando la nave si incaglia l’ha deciso il mare, e ha scritto a quattro mani con la stessa Friio anche Una mail di troppo.

Simona Friio – Sposata, vive in provincia di Milano ed è diplomata in Designer della moda con una grande passione scrittura, arte e storia. Amava disegnare ancora prima di cominciare a scrivere, per cui già da piccola non si separava mai da pennarelli, cere, matite e fogli immacolati. La svolta per la scrittura però arriva con uno splendido regalo, una macchina da scrivere Olivetti rossa Ferrari che le ha consentito di dare voce alle storie che voleva raccontare, nonché di alleviare il callo dello scrittore che già aveva a soli sei anni.

Nel 2011 ha autopubblicato il suo primo romanzo storico: “La ragazza che mise il diavolo nella bottiglia”, al quale sono seguiti fino ad oggi molti altri romanzo, l’ultimo è proprio il seguito di Una mail di troppo, C’era una volta… ma anche no!, uscito da pochi giorni e sempre scritto a quattro mani con Amanda Foley. Legge con costanza romanzi sia di genere storico sia contemporaneo e predilige autrici classiche come la Austen, le sorelle Brontë e la Gaskell. Inoltre, ha dato vita nel 2018 al progetto editoriale “Romance Literary”.

Recensione
Divertente con quel pizzico di mistero che ti invita con curiosità alla lettura. Sarà che sono poi amante dei borghi come Castel del Bardo ma ho immaginato di farci una bella passeggiata, insieme a Gaia e alla sua inconsueta compagna di avventure, e di scoprire con lei gli stessi scorci e tutto quel mondo di figure bizzarre che vivono nel borgo.

L’atmosfera è per certi versi surreale, sembra essere entrati in una dimensione parallela, man mano che la protagonista avanza nella ricerca della verità che riguarda le sue antenate e la maledizione di cui sente bisbigliare ma della quale nessuno pare intenzionato a parlarle, compresa sua madre che l’aveva “spedita” in quel luogo del tutto inconsapevole della leggenda di famiglia.

Sono davvero interessanti le figure delle due Giglia Ubaldi, entrambe donne coraggiose in controsenso rispetto al loro contesto, simbolo di affrancamento femminile contro gli abusi della prevaricazione di diritti ad appannaggio dell’uomo.

L’incontro con Luca poi farà innescare poi non poche scintille, anzi possiamo dire che l’incontro di questi due “predestinati” scatenata fulmini e saette, un vero temporale, letteralmente!…ma non voglio rivelare molto, tradendomi con qualche spoiler, lascio “E vissero tutti felici e scontenti” alla curiosità dei lettori, per un salto in un borgo quasi “incantato”, a metà strada tra il reale e il fiabesco.

Sara Foti Sciavaliere