“Escalation”: l’afterparty in una mostra collettiva a Torino

Escalation” è una mostra collettiva a cura di boyrebecca che raccoglie una selezione eterogenea di artisti e artiste con linguaggi e approcci differenti. La mostra è un elogio all’afterparty dove però resta il fantasma dell’energia di un amore estatico, le tensioni e i retroscena a seguire.

Lo spazio espositivo rispecchia le varie fasi della festa e spinge lo spettatore a soffermarsi su alcuni elementi che forniscono una chiave di lettura narrativa e immaginifica. Gli artisti e le artiste qui presenti sono i club kid chiamati a contribuire a questo party già consumato: boyrebecca, Cuoghi & Corsello, Dafne, Gianfranco Colla, Gian Marco Battistini, MRZB, Sathyan Rizzo, Tobia Faiman.

L’allestimento della mostra fonde contributi evocativi con l’ausilio di combinazioni installative, scultoree e performative che grazie a un tocco di nostalgia rendono omaggio ai codici visivi dei luoghi di festa. Bicchieri abbandonati, vestiti dimenticati, specchi e poche luci lasciate accese. La festa è finita, ora sono i resti a riempire il vuoto dello spazio prima vissuto dalle persone.

Durante l’inaugurazione si svolgerà l’esibizione di una strip dancer, performance concepita e sviluppata da boyrebecca per la mostra come inno alla sensualità e allo squallore dei night club: un ballo lento e intenso che sbatte la nudità in faccia allo spettatore a suon di tacchi picchiati a terra.

Gli artisti in mostra
boyrebecca è un progetto musicale e multidisciplinare nato nel 2019 a Bologna. Dopo le prime uscite discografiche è arrivata in Radio m2o e Radio Zeta e ha collaborato con artisti italiani come MYSS KETA e Boro Boro. boyrebecca è in evoluzione continua e la sua ricerca si estende dal campo musicale alle arti visive e performative. Nato inizialmente per scherzo, il progetto è interessato a indagare una dimensione sonora e artistica più intima, sexy e oscura.

Cuoghi & Corsello (Monica Cuoghi, 1965; Claudio Corsello, 1964). L’opera di Cuoghi & Corsello prende forma negli anni Ottanta sui muri di Bologna, dove i due artisti sperimentano il graffitismo e i tag come gesti di riappropriazione visiva della città, e si manifesta dentro e fuori dagli spazi deputati all’arte, anche attraverso l’occupazione di edifici e fabbriche abbandonate che vengono così riattivati.

Dafne è un progetto artistico multidisciplinare nato a Milano nel 2019 dall’incontro tra Filippo De Marchi, William Merante e Giovanni Riggio. Dopo il primo progetto musicale Loser with a Strategy, pubblicato nel corso del 2021, la collaborazione con l’artista Giulio Scalisi per la soundtrack di A house for a gentleman presso la Kunsthalle di Lisbona e la mostra +39 334 2928559 presso MASSIMO (Milano), in occasione della mostra ESCALATION Dafne presenta un lavoro inedito, frutto degli esiti recenti dei processi di ricerca del gruppo.

Gianfranco Colla (Roma, 1992) è un artista multidisciplinare la cui prassi spazia dalla scultura all’illustrazione e alla performance rifacendosi a tecniche di artigianato come la cartapesta e a pratiche come il drag. Il suo immaginario attinge dalla tradizione folkloristica e carnascialesca, i manga e la rappresentazione queer nella cultura pop. Mediante la genesi di personaggi (talvolta interpretati, talvolta incapsulati in artefatti) la sua ricerca indaga l’intersezione dicotomica fra innocenza e malizia.

Gian Marco Battistini (Forlì, 1996) è un direttore creativo digitale che si occupa di design e sviluppo di personaggi e modelli 3D per opere digitali, NFT, videogiochi e grafiche. Il suo lavoro presenta una mitologia di personaggi composta da creature ibride e artefatti digitali che prendono ispirazione dalla cultura del web e dei videogiochi.

MRZB (Andrea Parenti, 1992; Désirée Nakouzi De Monte, 1994; Filippo Tocchi, 1991; Pietro Cortona, 1990). Il collettivo lavora tra Torino e Amsterdam. MRZB si interroga sulla processualità della creazione come agglomerato di tensioni e forze plurali, secondo una pratica collaborativa e nomade che si fonda su una ricerca estetica e affettiva del periferico e del marginale ed esplora varie tipologie di approcci espressivi. Dal 2020 presentano un programma di mostre, eventi e collaborazioni nel loro studio a Lungo Stura Lazio nella periferia nord di Torino.

Sathyan Rizzo (Benevento, 1994) è un illustratore e graphic designer nat3 a Benevento nel 1994. Durante i suoi studi si specializza nella pittura a olio per poi passare all’esplorazione di tecniche digitali come la modellazione 3D e la pittura digitale in ambiti che spaziano dalla concept art al character design. Nel 2019 comincia a lavorare come illustratore freelance specializzandosi nella direzione creativa per vari clienti del panorama musicale e della moda italiana e internazionale. Dal 2020 comincia la collaborazione con lo studio di design Studio Pending fondato a Los Angeles da Travis Brothers, Bryan Rivera, Isha Dipika e contribuisce alla cura dell’immagine di svariati progetti per artisti come Lady Gaga e Travis Scott. Dal 2022 collabora come visual designer per lo studio di Visual Design STURDY con base a Los Angeles. Attualmente vive a Bologna.

Tobia Faiman (Trieste, 1996) lavora tra Bologna e Berlino e declina la sua pratica su molteplici media: tra le influenze visive più rilevanti ci sono i graffiti anti-style, il tatuaggio carcerario e il graphic design per l’editoria. La sua ricerca si sviluppa sia su un percorso illustrativo e figurativo che su lavori astratti inquadrati in un’estetica eterea, geometrica e misteriosa. Dopo aver concretizzato queste esperienze nella forma di illustrazioni e tele si approccia a lavorare nello spazio, integrando l’interesse per l’editoria e la stampa legato all’esperienza da designer editoriale.

Barriera è un’associazione non-profit per l’arte contemporanea fondata nel 2007 a Torino da un gruppo di collezionisti. Attraverso una serie di iniziative, mostre ed eventi, lo spazio crea occasioni di dialogo tra artisti, curatori, collezionisti e favorisce contaminazioni con altri ambiti culturali. Barriera promuove strategie curatoriali volte a incoraggiare i giovani artisti nella ricerca e a orientare quest’ultima verso una produzione che risponda alle specificità dello spazio a partire da un processo di condivisione. Barriera è a cura di Sergey Kantsedal e Yuliya Say.