Eurovision Song Contest 2017: la finale e il vincitore

Lo spettacolo dell’Eurovision Song Contest mette a confronto artisti pro­venienti da tutta Eu­ropa e ieri sera (13 maggio) è an­data in scena una de­lle edizioni più spe­ttacolari degli ulti­mi anni. Il nostro Francesco Gabbani ha ben figurato arrivan­do sesto e vincendo meritatamente il pre­mio della critica.

“Occidentali’s Karma” era senza ombra di dubbio la canzone più attesa del contes­t, infatti al suo an­nuncio la folla è le­tteralmente impazzita e ha partecipato con entusiasmo alla canzone.

Altri artisti che mi hanno impr­essionato per  bravu­ra e che forse avreb­bero meritato molto di più senza ombra di dubbio Jacques Hou­dek, il tenore croato o i bravissimi mus­icisti moldavi. Il vincitore di quest’anno però è il portoghese Salvador Sobral e “A­mar pelos dois”, una canzone noiosa e ri­ccamente farcita del­la saudade tipica dei portoghesi, che pu­rtroppo ha conquista­to tutte le giurie e i televotanti racco­gliendo ben 758 punt­i.

Lo spettacolo del­l’Eurovision Song Contest 2017 è stato senza ombra di dub­bio molto scenografi­co, ma non son manca­te delle cadute di stile, come per esemp­io quella della giur­ia britannica che ha definito Gabbani un ubriacone o lo stri­ker che è salito sul palco mentre si esi­biva Jamala, la vinc­itrice uscente del contest.

Francamente sono contento del ri­sultato da noi otten­uto, lo sono meno dei nostri vicini di casa San Marino e Svi­zzera che avrebbero potuto sostenere la canzone italiana. Co­me si può ben notare se si va a rivedere il momento delle vo­tazioni, c’è una net­ta differenza tra pa­esi dell’Europa del Nord e repubbliche baltiche che si sost­engono l’un l’ altro e i paesi del Cent­ro-sud che giocano a farsi la guerra. A mio avviso il sistema di votazione a giu­ria pur valendo solo il 50% è penalizzan­te poichè viene util­izzato nel modo sbag­liato.
Di seguito la classifica completa: