Eurovision Song Contest 2021: i Maneskin portano un’inattesa vittoria all’Italia

Trentuno anni sono passati da quando Toto Cutugno ha vinto l’Eurovision del 1990 con “Insieme: 1992”, canzone dedicata alla caduta del muro di Berlino. In queste tre decadi la musica è cambiata, si è evoluta e trasformata. Diversi generi sono nati, si sono evoluti e sono ahimè scomparsi, tranne uno il Rock.
I Maneskin si son fatti carico di portare il Rock italiano sul palcoscenico europeo, con look e sonorità aggressive, riuscendo a trionfare e far tornare in Italia la prossima edizione dell’Eurovision ma, si perché ci sono dei ma, unicamente grazie al televoto.

Quello che sto per dichiarare potrebbe sembrare fuori contesto, ma, senza il favore del pubblico che li ha acclamati dal post Saneremo, la rockband romana non avrebbe avuto questo risultato.
Se si vanno ad analizzare i soli voti della giuria di qualità, l’Italia era al quarto posto dietro:
Gjon’s Tears, rappresentante della Svizzera, con un brano non particolarmente incisivo che per metteva alla sua voce di risaltare senza problemi.
Barbara Pravi: Cantante francesce che con un una canzone molto potente a livello vocale e dall’ esibizione sobria e lineare.
Destiny: La rappresentante maltese porta un brano energico accompagnato da una voce molto forte, ma che purtroppo dopo l’ascolto non rimane impresso.

Una scelta di timbrica musicale molto più classica, fatta eccezione per Destiny, che ha visto tante nazioni a noi “amiche” preferire i transalpini o gli elvetici.
Una giuria di qualità che ha quindi gusti differenti dal pubblico europeo, pubblico che con 542 voti ha fatto balzare i Maneskin in testa, regalandoci la vittoria dopo 31 anni di attesa.

Dopo la vittoria Damiano il cantante ha dichiarato: “Rock’n roll never die”.

Immediate e di grande soddisfazione le reazioni italiane alla vittoria della band romana. I primi complimenti sono proprio di Toto Cutugno: «Posso finalmente passare il testimone ai Maneskin che dopo 31 anni hanno riportato il tricolore della canzone italiana a vincere il prestigioso Eurovision Song Contest. Bravi ragazzi. Un grosso in bocca al lupo per la vostra carriera. Forza Italia, viva la musica». Anche la politica commenta la vittoria dei Maneskin, da Giuseppe Conte, alla sindaca di Roma Virginia Raggi, al ministro degli Esteri Di Maio fino a un tweet di complimenti da Palazzo Chigi.

In tutto questo vanno menzionati anche altri artisti che per me hanno lasciato il segno in quest’ edizione dell’Eurovision, sto parlando di:
 
-Daði & Gagnamagnið: la band islandese mi ha fatto divertire da morire con le loro sonorità anni ’80 e delle movenze dinoccolate e a volte davvero ilari.

-Go_A: la band ucraina che per la prima volta canta in lingua ucraina (precedentemente si è esibita sempre in inglese o in tartaro) con dei ritmi techno e molto spinti hanno dato decisamente la svolta inaspettata a quest’evento.

Vedremo cosa ci riserverà l’edizione 2022 che si terrà in Italia, sarà sicuramente interessante osservare i cambiamenti che avverranno nel mondo della musica nel prossimo futuro.

Civins

*immagine in evidenza: illustrazione di Lilith Chevalier