“Fermate”, l’Ep di esordio di Margano


Esce il 13 gennaio, “Fermate”, l’EP d’esordio di Margano con distribuzione The Orchard / Costello’s.

Cosa sono le canzoni, per chi le scrive, se non fotografie di attimi? Momenti precisi in cui ci si mette da parte e si fa il punto della situazione, in cui ci si ferma per guardarsi dentro. E allora quale migliore titolo per un EP d’esordio?

Margano si è fatto conoscere con tre ottimi singoli e ora è giunto il momento di presentarci le sue “FERMATE”.

Neo-soul, influenze dalla world music, una voce che sa arrivare dove vuole, un’energia cristallina e un piano Rhodes capace di scavare nell’intimità più profonda.

Queste “FERMATE” aprono le porte di Margano e ci fanno vedere cosa c’è dentro il suo mondo. Viviamole con attenzione, prima che il viaggio riparta.


«Il titolo di questo primo EP è “Fermate”, infatti ogni traccia rappresenta una tappa diversa della mia vita: sono cinque episodi che hanno segnato il mio percorso, ognuno con influenze ed espressioni musicali differenti.
È un piccolo reminder del fatto che la vita è come un lungo viaggio in treno intervallato da esperienze, o fermate, che possono essere positive; quando sono negative l’importante è riuscire a risalire sul treno e cercare una destinazione migliore. 
I brani trattano diversi temi: “Caffellatte/Tè” parla della fine di un amore e di come il tempo cura le ferite, “Nomade” è una sorta di diario di bordo che racconta le vite che ho vissuto crescendo in giro per il mondo, “Chiamami di nuovo” e “Cado Sempre” esplorano il tema dell’amore non corrisposto e “Tutto ok” quello della perdizione e della depressione. Nonostante le canzoni siano accomunate da una componente pessimistica, il vero messaggio di “Fermate” è quello della speranza che nel continuare a combattere le proprie battaglie si possa arrivare alla serenità.»

Chi è Margano?
Il concetto di Margano nasce in balcone tra una sigaretta e l’altra. Lo stesso balcone dove a 18 anni, rientrato dopo quattro anni di esperienza in Qatar, Matteo Gargano inizia a scrivere le sue prime canzoni. Da subito integra nei suoi testi e nelle sue melodie le esperienze vissute all’estero: dall’Oceano del Golfo a Puerto La Cruz, fino a Doha, passando per il Kuwait, gli Emirati Arabi, Pechino e le Maldive. 
In una vita frastagliata, fatta di traslochi e addii, da subito trova rifugio nell’arte e nella musica, iniziando sin da bambino a disegnare e suonare il pianoforte, fino all’adolescenza quando inizia a studiare canto. 
Il rientro definitivo in Italia coincide con la decisione di prendere sul serio le sue passioni e dare voce alla sua creatività, così senza riuscire più a smettere di scrivere canzoni inizia a ricercare il suo sound cimentandosi nelle prime produzioni. Con gli anni inizia una carriera come autore e produttore musicale per artisti emergenti e al contempo decide di focalizzarsi finalmente sul suo primo progetto musicale.