Il Festival del Cinema Europeo giunge alla XIV edizione e come ogni anno sono attesi ospiti nazionali e internazionali.
Il Festival del Cinema Europeo si è confermato, appuntamento dopo appuntamento, una kermesse aperta al futuro e alle nuove culture. Si articola in tre parti: film, documentari e corti in concorso, retrospettive ed eventi paralleli. Tutte le pellicole in concorso sono delle premiere per l’Italia.
Il festival pugliese ospita, inoltre, per il quarto anno il Premio Mario Verdone. Dieci sono i film che concorreranno al premio, che sarà consegnato durante la manifestazione dai fratelli Silvia, Luca e Carlo Verdone, ai quali spetta il compito di scegliere il vincitore.
Il comitato di selezione ha scelto tra opere prime e seconde della scorsa stagione cinematografica, di un autore italiano massimo quarantenne: “Siamo arrivati alla IV edizione del premio dedicato a nostro padre Mario e ogni anno, io e i miei fratelli Luca e Silvia, siamo davanti a una scelta non facile vista la grande qualità dei film a noi sottoposti. Idee e generi diversi ma ogni pellicola presenta una forte personalità e attori di grande bravura” ha spiegato Carlo Verdone.
“Come ogni anno ringraziamo il Festival del Cinema Europeo che ha avuto l’idea di istituire il Premio Mario Verdone, un festival che in ogni edizione propone una ricca e pregiata qualità delle opere e degli eventi scelti”, ha aggiunto l’attore romano.
Chissà a quale regista verrà consegnato il premio dai fratelli Verdone? Le passate edizioni sono state vinte da Susanna Nicchiarelli per “Cosmonauta”, Aureliano Amadei per “20 sigarette” e da Andrea Segre per “Io sono li”.
Ecco invece l’elenco delle pellicole in gara quest’anno: “Alì ha gli occhi azzurri” di Claudio Giovannesi, “Cosimo e Nicole” di Francesco Amato, “Padroni di casa” di Edoardo Gabbriellini, “L’innocenza di Clara” di Toni D’Angelo, “Itaker” di Toni Trupia, “Breve storia di lunghi tradimenti” di Davide Marengo, “L’amore è imperfetto” di Francesca Muci, “Come non detto” di Ivan Silvestrini, “Il mistero di Laura” di Giovanni Galletta, “Amaro amore” di Francesco H. Pepe.