Franco Battiato, un cantautore in politica: il nuovo assessore alla cultura della Regione Sicilia

Franco Battiato è il nuovo assessore alla Cultura del neogoverno guidato da Rosario Crocetta. La notizia circolava in sordina già da qualche giorno ma è stata ufficializzata solo oggi in una conferenza stampa presso il Palazzo della cultura di Catania, alla quale ha preso parte anche il cantautore catanese, che abita a Milo, piccolo paese alle pendici dell’Etna.

Franco Battiato non abbandonerà però il palco dei concerti per quello dei comizi, né la sala d’incisione per la poltrona a Palazzo dei Normanni. L’artista siciliano ha voluto sottolineare la sua posizione fuori dal coro dei politici, rispondendo ironicamente ad un giornalista: “Non chiamarmi assessore, questo mi offende. Chiamami Franco e sarò Franco”.

«Scendo in campo volentieri – ha poi aggiunto – seppur parzialmente, perché non posso e non voglio cambiare mestiere. Non faccio politica e non voglio avere a che fare con politici». E poi anticipa un punto chiave della sua attività per la Regione: «Quello che io e Rosario vogliamo fare è mettere la Sicilia in correlazione con il resto del mondo attraverso eventi specifici. Con l’America come con la Cina. E non servono molti soldi per farlo». E a tal proposito, Battiato ha sottolineato che rinuncerà allo stipendio di assessore. Questo punto, oltre alla garanzia di «un impegno limitato, mirato a progetti», era uno dei presupposti avanzati da Franco Battiato per accettare l’incarico offertogli da Crocetta.

Appena dopo un’ora della nomina di Franco Battiato ad assessore alla Cultura e sul web si scatenano i commenti ironici. Alle 13.45, di oggi (6 novembre 2012), il nome del popolare cantautore è entrato nelle prime dieci tendenze di Twitter, e dei “cinguettii”- per lo più canzonatori che d’auguri – si perde il conto: da “adesso sulla Regione sventola bandiera bianca” a “cerco un assessorato di gravità permanente”, sono tante le battute che citano frasi tratte da sue ben note canzoni e ormai entrate nel linguaggio comune. E alla sua dichiarazione: “non chiamatemi assessore, chiamatemi Franco”, uno dei twittologi ha risposto con sarcasmo: “non chiamatemi assessore, chiamatemi solo Supremo architetto dell’Universo armonico invisibile”, per menzionare l’interesse di Franco Battiato per l’esoterismo e riferendosi alla canzone “Il re del mondo” (1979) che si rifà all’antico mito asiatico di Manu, il sovrano della città di Agharti, regno accessibile solo agli illuminati.

Senza dubbio Franco Battiato è conosciuto come uno dei cantautori più originali ed eclettici del panorama italiano – dagli esordio sperimentale alle prime incisioni di musica leggera, dall’elettronica all’avanguardia fino alla musica operistica e sacra – , ma non è solo un musicista, anche studioso di esoterismo, regista, pittore, poeta, e da oggi assessore alla Cultura della neonata giunta regionale siciliana di Rosario Crocetta. E chissà se adesso i politici cambieranno musica!!