Gaudiano: online il video di “Le cose inutili”, il suo singolo d’esordio

È online su YouTube il video di “Le cose inutili”, doppio singolo d’esordio, assieme a “Acqua per occhi rossi” di Gaudiano. Il video è stato realizzato da Annapaola Martin con l’aiuto di Davide Ciola, mentre la produzione artistica del brano è stata curata da Francesco Cataldo. “Le cose inutili” fa parte dell’omonimo 45giri digitale, uscito il 25 settembre per Adom, in collaborazione con Leave Music.

L’artista, pugliese di nascita e milanese d’adozione, da il via alla sua carriera cantuatorale pubblicando l’equivalente digitale di un vinile 45 giri: due brani straordinariamente intensi incentrati sui rapporti umani e sulla vita.

Il Lato A è rappresentato da “Le cose inutili”, il singolo che da il titolo al 45 giri. Una canzone nata in lockdown, dedicata ai sentimenti emersi nel silenzio delle nostre abitazioni.

https://youtu.be/NjI1NFRgLF

Infrangendosi sulla rigidità delle nostre convinzioni, il tempo ha perso la forma. Come argento vivo è scivolato tra le pieghe delle nostre preoccupazioni, all’interno delle nostre fragilità, e ha dato un nuovo significato a tutto. I minuti hanno lasciato spazio alla necessità, le giornate hanno lasciato il posto a una nuova consapevolezza. Anche il cuore ha rallentato la sua corsa.

Sul Lato B, “Acqua per occhi rossi”. Quando il mondo si spegne, possiamo sentire solo la potenza dei sentimenti. “Acqua per occhi rossi” è una dedica sanguigna ed energica a chi è diventato il nutrimento di cui non sapevamo di aver bisogno, a chi ha saputo guarirci. È una celebrazione dell’amore vero: necessità, passione e vita.

«È un brano che ho scritto in casa a Milano durante i giorni di quarantena. Ho provato ad estraniarmi osservando la mia quotidianità dall’esterno notando come il tempo, nella sua apparente dilatazione, ci abbia lasciato lo spazio necessario per cambiare – spiega Gaudiano, parlando di “Le cose inutili. – Dopo ormai un mese di lockdown, uscendo di casa, mi è sembrato che lʼaria fosse più pulita come quella delle montagne. Ho immaginato che quello che ci è successo, indirettamente, non fosse altro che la risposta della natura e del nostro pianeta ai nostri abusi. Improvvisamente sono affiorate tutte le fragilità dellʼumanità. Le nostre angosce più grandi si sono esaurite nella nuova consapevolezza di essere molto più piccoli di quello che crediamo. Quante cose ci sono sembrate improvvisamente “inutili”?»

Chi è Gaudiano?
Puglia, Foggia, terzo giorno di dicembre del 1991. Mamma docente di lettere, papà ingegnere civile. Si potrebbe dire che la sua identità sia custodita in questo barattolino di prodotti a chilometro zero. Dalla mescolanza di due meravigliosi patrimoni genetici deriva la fetta più grossa di quello che è e quello in cui crede. A tutto il resto ci hanno pensato le storie delle persone che ha incrociato fino ad ora.

Ama il teatro musicale perché gli ha permesso di spostarsi dalla sua città per studiare, familiarizzare con tante dimensioni di pubblico. Negli ultimi tre anni insieme alla sua famiglia ha accompagnato verso la fine terrena suo padre, che ha lottato senza rancore e con estrema dolcezza contro un tumore al cervello. È un reduce di guerra salvato dalla musica.

Civins