Gerrit van Honthorst: il pittore olandese in mostra a Firenze

Alla Galleria degli Uffizi si è aperta la stagione espositiva di Firenze 2015, con una mostra monografica sul pittore caravaggesco di origine olandese Gerrit van Honthorst, noto agli italiani come Gherardo delle Notti. La mostra è visitabile dal 10 febbraio al 24 maggio 2015.

La mostra dedicata a Gerrit van Honthorst, l’unica finora realizzata, mette in evidenza la presenza in Italia del pittore nel primo Seicento e soprattutto l’entusiastica ricezione fiorentina, che assicurò quattro grandi tele alle collezioni medicee. A Gerrit, che deve il suo soprannome al talento per le scene notturne rischiarate da lucerne e candele, saranno affiancati altri pittori degli antichi Paesi Bassi, specialmente dediti alle medesime ricerche luministiche.

Non è un caso se questa prima mostra monografica su Gerrit van Honthorst, dal titolo “ Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre” a cura di Gianni Papi, ha luogo proprio a Firenze. Fu infatti grazie all’interesse di Cosimo II per questo artista se la Galleria degli Uffizi conserva cinque sue opere, il numero più importante rispetto ad altri musei, tra cui alcuni soggetti conviviali che dettero il via allo sviluppo di questa tipologia di opere in ambito italiano e nordico, oltre alla celebre “Adorazione dei pastori” commissionata da Piero Gucciardini nel 1619, come pala d’altare per la Chiesa di Santa Felicita, quando lui si trovava a Roma, scampata all’alluvione ma irrimediabilmente compromessa dall’esplosione dell’attentato del 27 maggio del 1993.

Il periodo dell’attività italiana del pittore è quello qualitativamente più ricco e stilisticamente più innovativo. Il suo accostamento alla rivoluzione caravaggesca fu pressoché immediato e i suoi primi dipinti attestano la forza e la crudezza dell’arte di un giovane pittore nordico affascinato dal naturalismo del Merisi. Gerrit van Honthorst diventò così in breve tempo un grande protagonista e le sue prove ebbero l’onore di occupare altari importanti delle chiese romane e genovesi. Ben presto fu ricercato da prestigiosi collezionisti, come il marchese Vincenzo Giustiniani e il Granduca di Toscana Cosimo II.

L’esposizione conta un totale cinquantacinque opere, tra cui figurano importanti prestiti internazionali provenienti dalla National Gallery, Staatliche Museen, Ermitage, Alte Pinakoteck, Rijksmuseum, Ashmolean Museum, Cleveland Museum of Art, Los Angeles County Museumof Art, Minneapolis Institute of Arts e che oltre a mostrare al pubblico il corpus delle opere eseguite in Italia offre una sezione che documenta la grande influenza dell’artista nativo di Utrecht sulla pittura a lume di notte, con opere di Trophime Bigot, del Maestro del lume di candela, di Giovan Francesco Gurrieri, di Francesco Rustici, di Rutilio Manetti, di Adam de Coster, di Mathias Stomer, di Domenico Fiasella, di Paolo Guidotti, di Abraham Bloemaert. Senza contare la presenza del “Cavadenti” di Caravaggio, in arrivo dalla Galleria Palatina, eseguito nel 1609 e più volte citato dal pittore olandese, anche senza il riscontro di carte d’archivio gli organizzatori della mostra ipotizzano che Gerrit van Honthorst abbia soggiornato a Firenze.

La mostra è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria degli Uffizi, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.