Torna l’immancabile appuntamento con le giornate del FAI (Fondo Ambientale Italiano), fondazione che si propone di restaurare i beni architettonici nazionali – lasciati in donazione dagli enti pubblici – per poi valorizzarli attraverso il proprio capitale. Sabato 21 e domenica 22 marzo, in tutta Italia tornano le Giornate FAI di Primavera con 780 luoghi aperti in tutta Italia.
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Nel Salento cosa visitare?
Gli investimenti del FAI riguardano anche il Salento. Sette i siti aperti nel leccese, ma luoghi visitabili anche nel territorio di Brindisi e Taranto.
A Lecce
Per il secondo anno consecutivo si offre ai visitatori la possibilità di visitare l’abbazia di Santa Maria a Cerrate, che il Fai ha ricevuto in concessione per 30 anni dalla Provincia di Lecce e dove sono in corso lavori di restauro e corsi archeologici.
Appena completato il restauro dell’intero complesso, non verrà messo in piedi solo un semplice museo: il luogo rivelerà una duplice anima, storia religiosa (centro di monaci italo-greci), ma anche relativa alla vita contadina pugliese. Attualmente in corso, peraltro, l’operazione di revamping di due edifici, Casa Monastica e Casa del Massaro. Il sito presente lungo la strada provinciale conducente a Squinzano sarà visitabile Sabato 21 Marzo alle ore 15.00 e 16.30. Ingresso e contributo libero.
Saranno due in particolare le chicche che saranno aperte al pubblico nella 23esima edizione delle Giornate FAI di Primavera: Torre di Belloluogo (finalmente resa visitabile) e i resti delle strutture del monastero di San Nicola di Casole, nei pressi di Otranto.
La prima struttura, chiusa per anni, apre al termine di un attento lavoro e rappresenta l’autentica testimonianza delle fortificazioni angioine. Non a caso, il toponimo “Bello Loco” viene riportato in documenti datati tra 1120 e 1269, riferito – appunto – allo splendore di un’area ricca di giardini e alberi. Conserva ancora tracce difensive di matrice francese, come il coronamento a merli, l’ingresso sopraelevato, i resti di un recinto esterno e la muratura che scende nel fossato. Gli orari di vista: sabato 21 marzo e domenica 22, ore 10.00-12.30 e 15.30-17.30.
San Nicola di Casole, abbazia normanna di San Nicola di Casole fondata (o meglio rifondata) nel 1098-99 centro monastico basiliano oggi in degrado, scelto come “luogo del cuore Fai” dai cittadini che hanno partecipato al censimento in cui l’associazione chiedeva agli italiani quali fossero i siti da non dimenticare, sarà aperta al pubblico domenica 22 marzo dalle ore 10.30 alle ore 16.00. È necessaria la prenotazione al seguente indirizzo mail: infocasoleotranto@libero.it.
A Lecce apriranno i battenti anche la Chiesa di Sant’Angelo in piazzetta Sant’Addolorata, a pochi metri dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, la chiesa di san Niccolò dei Greci, in piazzetta Chiesa Greca, mentre a Surbo sarà possibile entrare nella chiesa di San Vito, in via Vittorio Emanuele e nella chiesa di San Giuseppe in via Umberto II. Come consuetudine degli ultimi anni, le visite saranno condotte da studenti delle scuole e anche in lingua inglese.
A Brindisi e Taranto
Per quanto concerne la provincia di Brindisi, visite guidate a Borgo San Marco e al Museo della Casa alla Fasanese. A Taranto sarà aperta la chiesa di Santa Maria del Galeso, in contrada Teresiola, a Laterza la chiesa rupestre di San Giacomo, in via Galilei ma nella cittadina ionica sarà possibile anche effettuare un itinerario con partenza dal Palazzo Marchesale, passaggio per Piazza Plebiscito, la chiesa di San Carlo, la fontana cinquecentesca , via Fontana, Cantina Spagnola e via Crispi. A Martina Franca, infine, i visitatori potranno accedere al convento dei Poalotti in via San Francesco di Paola.