“Hawaii”, primo album da solista di Bova

“HAWAII” è il primo album solista del cantautore romano BOVA, prodotto da Riccardo Schiavello e Matteo Portelli. Il disco è un affresco del nostro quotidiano ormai non più a misura d’uomo, dove il richiamo alle emozioni e a una sorta di animalità urbana è l’unico antidoto per ricomporre le psicosi umane.

 
Le coordinate musicali di Hawaii spaziano dal cantautorato italiano di matrice anni 60/70 all’indie pop più contemporaneo, creando un linguaggio ibrido ma allo stesso tempo dalla matrice classica. il sound del disco, in un clima generale fatto di campionatori e sintetizzatori, ci ricorda il sapore degli strumenti suonati dalle band nei garage e nelle rimesse sotto casa.

L’ album, scritto a quattro mani da Simone Bova e suo fratello Daniele, parla delle buone idee rimaste su qualche foglio in un vecchio cassetto, e di tutti quelli per cui c’è sempre qualche cosa tra il dire e il fare, tra il progettare e l’eseguire, tra l’amore pensato e quello manifestato. Una scatola di bei progetti che spesso rimangono tali o che si perdono nel tempo tra le promesse non mantenute. La fuga da qualcuno che non è “tuo”, il pensiero costante di quell’incontro fugace e clandestino, che lascia in un limbo di malinconia ed incertezza.

Chi è Bova?
Simone Bova,  giovane avvocato romano, per diversi anni frontman del progetto Bue, band che coinvolgeva alcune eminenze grigie della scena underground romana. Dopo l’uscita del brano “Tangenziale” e dell’ ep “Un quarto di Bue”, pubblica per Maciste Dischi l’album “L’insostenibile leggerezza di Bue”. Tra le sue influenze ci sono Battiato, i Baustelle, Baglioni i Rem e le sigle dei cartoni animati. Nella realizzazione dei pezzi oltre a suo fratello Daniele, ci sono Riccardo Schiavello (già a fianco di Cannella) e Matteo Portelli (ex Mamavegas) che arrangiano e producono tutte le canzoni.