“How I Met Your Father”: il destino ti troverà – Anticipazioni

Cari amanti di “How I Met Your Mother” (e so che non siete pochi), quest’oggi è proprio a voi che parlo. Qualche giorno fa, dopo un parto durato otto lunghi e trepidanti anni, è finalmente venuto alla luce lo spin-off più atteso di sempre: sono, infatti, andati in onda negli Stati Uniti i primi due episodi di “How I Met Your Father”.

Troppo pochi per farsene un’idea compiuta, ma abbastanza per poter notare le peculiarità di uno show che si presenta fin da subito come a sé stante rispetto al mostro sacro da cui prende liberamente impulso e ispirazione. Il fardello ereditario che si carica sulle spalle non è di certo tra i più semplici, essendo il suo capostipite entrato di diritto nell’Olimpo delle serie icone della cultura pop moderna.

Anche il fandom di “How I Met Your Mother” non è di certo tra i più mansueti, non avendo mai risparmiato critiche anche all’amata sitcom, soprattutto nella stagione conclusiva. Non bisogna, però, incorrere nell’errore di criticare a priori un prodotto, quindi proviamo a goderci la visione senza preconcetti e con lo spirito giusto.
Le prime due puntate di “How I Met Your Father” entrano in punta di piedi e con rispetto in quest’universo, con l’implicita volontà di narrare una storia a sé, la storia di come una donna, Sophie, ha incontrato il padre di suo figlio.

In apertura, a parlarci è la Sophie del 2050 (interpretata da Kim Cattrall), che si avvia a narrare al figlio le circostanze che l’avrebbero portata a conoscere suo padre. Ad impersonare nel presente la romantica ed ottimista Sophie è Hilary Duff.
Ci troviamo nel 2022 e la giovane donna cerca affranta la sua anima gemella.

Nonostante le numerose esperienze negative, non si arrende, convinta che al di là della porta esista la sua perfetta metà.
Ad accerchiarla vi è una serie di personaggi molto diversi tra loro, che ci vengono presentati nell’episodio pilota: Jesse è il classico uomo insensibile nei confronti dell’amore, Sid ha una relazione a distanza, Ellen è giunta a New York dopo un divorzio sofferto e complicato, e poi ci sono Valentina e Charlie che sembrano vagamente raccogliere l’eredità di Lily e Marshall.

Quando Sophie pensava di aver trovato l’uomo perfetto, un primo ostacolo fa subito capolino. Il ragazzo deve trasferirsi in Australia e la distanza stronca sul nascere il loro amore. Dopo questo ennesimo dolore, la donna decide di venir meno alla promessa che si era fatta: quella di attraversare il Ponte di Brooklyn solo insieme all’amore della sua vita.

In compagnia dei suoi amici, Sophie cammina lungo il ponte con una rinnovata speranza, ma ancora incapace di viversi il presente senza la paura delle ombre del futuro, proprio come Ted Mosby, così desideroso di trovare subito la donna dei suoi sogni da perdersi nel labirinto delle sue ossessioni.
Ma al contrario di Ted, come è lei stessa a rivelarci nel futuro, Sophie quel giorno, senza esserne consapevole, era sul Ponte con colui che sarebbe diventato il suo più grande amore.

Ed eccolo il tema che collega entrambe le serie: il destino.
Non importa quello che farai o come lo farai, non importa quanto lo cercherai. Sarà sempre il fato a trovare te e non viceversa. Per la strada potrà capitarti di perdere momentaneamente la persona della tua vita per poi ritrovarla inaspettatamente, come è capitato a Ted con la sua Robin, o di non vedere qualcosa che avevi già davanti agli occhi, come sembra essere per Sophie. Ma in quel momento lì, quando il destino ti prenderà per mano, avrai chiare tutte le risposte alle infinite domande che ti annebbiavano la mente.

In attesa dell’arrivo in Italia di “How I Met Your Father” (su cui vi aggiornerò), vi lascio qualche massima della nostra “How I Met Your Mother”, con l’auspicio che ve la faccia rapidamente ripercorrere, facendovi sorridere, riflettere e, perchè no, dandovi speranza e ispirazione.

Come dico sempre, tutti nella vita abbiamo vissuto almeno una volta una circostanza simile a quella vissuta dai nostri amati Ted, Lily, Marshall, Robin e Barney.

“Ma questa è la parte divertente del destino, le cose succedono che tu le abbia pianificate oppure no. Voglio dire, non pensavo l’avrei rivista di nuovo, ma in quel momento ero troppo vicino al puzzle per vedere la figura che si stava formando.” – Ted Mosby

“Ciao, sono Ted Mosby, e tra quarantacinque giorni esatti noi c’incontreremo. E c’innamoreremo. Poi ci sposeremo e avremo due bambini. Ci ameremo molto, per tutta la vita. Però fra quarantacinque giorni. Se ora sono qui è solo perché voglio…voglio questi quarantacinque giorni, io voglio viverli tutti con te. O mi prenderò questi quarantacinque secondi prima che arrivi il tuo fidanzato a darmi un cazzotto, perché io…io ti amo, e lo farò per sempre. Fino alla fine dei giorni e oltre. Vedrai!” – Ted Mosby

“Perché è da stupidi pensare che esistano dei segnali dall’Universo. Cioè, io credo che l’Universo abbia cose migliori da fare. Almeno me lo auguro con tutto il cuore. Sai quanti segnali ho avuto sulle persone con cui mi sarei dovuto mettere, e dove mi hanno portato? Forse non esistono i segnali, forse un medaglione è soltanto un medaglione ed un pouf è soltanto un pouf. Non dobbiamo dare un significato ad ogni singola cosa. Forse non serve che l’Universo ci dica quello che vogliamo davvero, perché forse lo sappiamo già, dentro di noi.” – Ted Mosby

Liliana Passiatore