“Il bastardo di Taras” di Ornella Albanese – Recensione

Il mito racconta che Taras fu fondata dai guerrieri bastardi di Sparta, approdati nella Terra tra i due mari che chiamarono Messapia: “Il bastardo di Taras” è il nuovo romance storico di Ornella Albanese per la collana I Romanzi Mondadori, in edicola dal 7 gennaio e negli storie online.

La trama
Nella Terra tra i due mari chiamata Messapia, la giovane Ellis vede il suo villaggio distrutto dalla ferocia dei guerrieri greci di Taras. Il re suo padre è costretto a giurare fedeltà al vincitore e lei viene condotta in ostaggio dinanzi al sovrano nemico. Furiosa e impotente, ma desiderosa di vendetta, Ellis promette al guerriero che l’ha derisa che lui sarà il primo a morire per mano sua. Questi non è altri che il figlio primogenito del re di Taras, Alexios, un combattente rispettato da tutti per la sua forza, il quale rimane però colpito dal coraggio della bella prigioniera. Sullo sfondo della Magna Grecia, tra intrighi e violenti rancori, Alexios dovrà riuscire a dimostrare a Ellis che l’odio talvolta è solo lo scudo dietro al quale si nasconde il vero amore…

L’autrice – Ornella Albanese
Nata a Giulianova, in Abruzzo, Ornella Albanese afferma di non ricordare un solo periodo della sua vita in cui non abbia scritto. Ha cominciato a pubblicare a sedici anni e da allora non ha mai smesso, collaborando con alcune riviste e confezionando numerosi romanzi. Si considera una donna molto fortunata perché è riuscita a far coincidere la sua più grande passione con il lavoro. Ama il mare, le antiche civiltà e il buon cinema, nonché vivere in posti diversi. Ha infatti vissuto a Lecce, a Milano e anche all’estero, con la complicità di un marito ancora più randagio di lei. Attualmente abita nel cuore di Bologna, in una bella casa che si affaccia sui caratteristici tetti rossi.

Di Ornella Albanese gli altri titoli editi nella collana I Romanzi Mondadori:
“Il volo del falco”, “Cuore di lupo”, “Inganni d’amore”, “La sposa e il guerriero”, “Il filo
di Arianna”, “L’alba di un nuovo giorno”,
“L’avventuriero che amava le stelle”, “Il profumo dei sogni”, “L’ombra del passato”, “L’ultimo” in “Amori sull’ali dorate”, “Aurora d’amore”, “Il principe delle tenebre” in “Il falco e la rosa”, “Il cacciatore di dote”, “Il cacciatore di nuvole”, “La cacciatrice di storie”, “Follia d’amore”, “Lo schiavo di Antiochia”, “Cendrillon, mon amour”.

Recensione
Per chi come me ha letto tutti i romanzi di Ornella Albanese sa che comunque la sua penna è una garanzia, ma rimane un’incognita: cosa potrà mai sperimentare questa volta per superarsi? Perché immagino che a ogni nuovo romanzo la sfida sia con se stessa, con le proprie opere.
E direi che questa volta, Ornella Albanese è uscita dalla sua confort zone, lasciando le ambientazioni medievale e ottocentesche che solitamente fanno da sfondo ai suoi romanzi e romance storici per ripercorre a ritroso la linea del tempo fino al V sec.a.C., nel Salento arcaico, addentrandosi in vicende scarsamente documentate, ma in cui le lacune delle testimonianze storiche sono diventate terra fertile di una narrazione credibile. Ancora una volta la scrittrice di origine salentina è riuscita ad amalgamare con giusta misura storia e fiction. Si conferma lo stile fluido seppure ricercato, la scrittura semplice ma mai banale. Un trama fitta di intrighi e colpi di scena che scandiscono un ritmo incalzante e mettono in relazione la coralità dei personaggi che contornano i protagonisti, senza inciampi e forzature. Quella giusta misura degli elementi narrativi, l’avventura e la suspence, l’amore e la sensualità, la storia e il mistero, che creano un intreccio narrativo avvincente e non noioso, stuzzicando la curiosità del lettore fino alla fine, perché nulla è scontato e qualcosa può nascondersi sempre nelle trame di Ornella Albanese fino all’ultima pagina.

Sara Foti Sciavaliere