I nuovi appuntamenti con Il Commissario Montalbano arrivano in prima serata su Rai Uno lunedì 11 e lunedì 18 febbraio 2019. I due nuovi episodi della fiction ispirata ai romanzi di Andrea Camilleri saranno “L’altro capo del filo” e “Un diario del ’43 ” : il primo tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri pubblicato da Sellerio nel 2016, il secondo tratto da due racconti della raccolta “Un Mese con Montalbano2, nello specifico “Un diario del ‘43” e “Being here”.
Con queste due nuove puntate arriva a 34 il numero totale di film prodotti dalla Rai con protagonista Salvo Montalbano interpretato da Luca Zingaretti, affiancato da una squadra di ottimi attori. Il commissario di Vigata, la cittadina siciliana immaginaria in cui si svolgono tutte le storie della serie, è approdato in Tv esattamente 20 anni fa, nel 1999, e conta 12 stagioni televisive, l’ultima delle quali si è conclusa con i preparativi del matrimonio tra il commissario Montalbano e la compagna Livia. Il pubblico quindi attende il momento in cui le nozze verranno celebrate.
La trama – Primo episodio: L’altro capo del filo
Il primo episodio della nuova stagione, la fiction si sposta dalla Sicilia al Friuli Venezia-Giulia, dove il Commissario Montalbano si è recato su richiesta della compagna Livia. In una cittadina friulana, infatti, due amici della donna hanno organizzato una festa per il rinnovo della loro promessa di matrimonio. Intanto però un terribile delitto sconvolge Vigata: Elena Biasini viene barbaramente massacrata nella sua sartoria.
L’omicidio sembra inspiegabile. Ma Montalbano saprà afferrare il filo della vita di questa donna misteriosa e straordinaria e scoprirà la lacerante verità che sta dietro la sua morte. Nel frattempo Montalbano deve affrontare l’emergenza degli sbarchi di migranti si che susseguono quasi ogni notte sulle coste siciliane.
La trama – Secondo episodio: Un Diario del ‘43
Alcune storie arrivano a Montalbano dal passato: la scoperta, dopo la demolizione di un vecchio silos, di un diario scritto nell’estate del 1943 da un ragazzo che allora aveva quindici anni, un certo Carlo Colussi. Il ragazzo, intriso di ideologia fascista, confessa di aver compiuto un atto terribile all’indomani dell’8 settembre 1943, una strage.
Il giorno stesso della scoperta del diario si presenta da Montalbano un novantenne dall’aria arzilla, un certo John Zuck. L’uomo, vigatese di nascita, durante la guerra fu fatto prigioniero dagli americani. Complice anche la morte di entrambi i genitori in un incidente stradale, decise di restare negli USA e di farsi lì una vita. Tornato a Vigata ha scoperto il suo nome inserito erroneamente sulla lapide dei caduti in guerra. Chiede a Montalbano se può aiutarlo a far cancellare il suo nome dal monumento.