“Il discorso perfetto”: il piacevole viaggio in una relazione messa in pausa – Recensione film

Il 10 febbraio 2022 è uscito nelle sale “Il discorso perfetto” di Laurent Tirard, adattamento cinematografico del romanzo “Il discorso” di Fabrice Caro.

Il film, con un approccio leggero ma profondo, ci racconta in chiave comica i pensieri di Adrien (Benjamin Lavernhe), un uomo di 35 anni la cui esistenza è stata messa in pausa. La sua vita era felice finché la fidanzata Sonia (Sara Girardeau), inaspettatamente, gli chiede del tempo per riflettere, stando lontani, sulla loro relazione. Decide, insomma, di interrompere la loro storia d’amore senza alcuna vera spiegazione per un periodo che rimane indefinito.

Da questo momento prende avvio l’opprimente e tormentata attesa. Una straziante violenza psicologica per Adrien che non comprende le vere ragioni alla base della scelta di Sonia. L’uomo attraversa con difficoltà e pensieri al limite del paranoico tutti gli step tipici di questa situazione: rifiuto, rabbia, sconforto, accettazione e infine la reazione.

Dopo 38 lunghi giorni di silenzio non regge più e alle 17.24 scrive alla donna della sua vita. Ma il destino vuole aggiungerci il carico da novanta e quella stessa sera Adrien si ritrova imprigionato in una di quelle tipiche e noiose cene di famiglia con la madre, il padre, la sorella e il futuro cognato.

E dunque tra chiacchiere di circostanza e aneddoti triti e ritriti incapaci ormai anche di strappare un sorriso, l’uomo aspetta solo lo squillo del cellulare foriero della risposta di Sonia. Passano i secondi, i minuti, le ore, ma nulla. Quel silenzio è assordante. È in compagnia, ma non si è mai sentito così solo come in quel momento. E come se non bastasse il cognato gli chiede di scrivere un discorso per il matrimonio della sorella.
Il peso di questa responsabilità è troppo per lui.

Come potrebbe mai tenere un discorso pubblico che renda giustizia all’amore quando la sua situazione in materia è momentaneamente tragica?
Ma Adrien alla fine si rimbocca le maniche e tra mille ipotesi e dubbi riesce a trovare la strada che sarà la soluzione a tutti i suoi problemi.

Nel corso del film si indagano i sentimenti contrastanti di chi non capisce cosa stia succedendo alla propria relazione e si analizza il rapporto per cercare quelle crepe che con gli anni si sono pericolosamente accentuate.

Si tenta di analizzare l’atteggiamento dell’altra persona con la speranza e la volontà di riparare insieme queste crepe, valorizzandole con l’oro come in quel famoso proverbio Giapponese per cui da ogni ferita è possibile ridare vita a qualcosa che è stato danneggiato rendendolo ancora più bello.

Grazie al fato con le sembianze di uno sbadato bambino caduto dalla bici prima del traguardo e alle azioni compiute secondo il loro libero arbitrio, Adrien e Sonia riusciranno a ritrovarsi e a capire che non ha senso stare separati, che quell’amore non era mai passato ma solo provato dalle difficoltà del periodo storico?

Non vi resta che scoprirlo guardando “Il discorso perfetto”, un film che con leggerezza vi porterà ad indagare nel profondo e, perché no, a capire che la soluzione forse è meno difficile di quanto si possa pensare.

Liliana Passiatore