Il professore e il pazzo: al cinema da una storia vera

Arriva il 21 marzo nelle sale italiane, Il professore e il pazzo, la pellicola prodotta da Mel Gibson e diretta da un suo collaboratore, P.B. Shemran sulle vicende del professor Murray, lo scozzese che ebbe l’idea di compilare il primo dizionario enciclopedico della lingua inglese. È la storia dell’amicizia tra l’outsider di Oxford, enciclopedico e autodidatta, e il dottor Minor, un altro (vero) folle, che lo aiuta a trovare l’origine delle parole di una lingua utilizzata all’epoca in tutto l’impero britannico.

Il film è anche l’adattamento cinematografico del libro del 1998 L’assassino più colto del mondo (The Surgeon of Crowthorne: A Tale of Murder, Madness and the Love of Words) scritto da Simon Winchester, che appunto narra le vicende di Sir James Murray, che nel 1857 inizia a lavorare alla prima edizione dell’Oxford English Dictionary.

Il “professore”, James Murray, non aveva una laurea, era figlio di un sarto e autodidatta. Il “pazzo” era un uomo di cultura, medico chirurgo, traumatizzato dagli orrori della guerra e dal più accanito dei nemici: , vittima di una gravissima paranoia, Minor aveva ucciso per errore un passante, scambiandolo per il suo persecutore immaginario, e lasciando la moglie di lui vedova con sei figli da sfamare.

La trama
Al Professor James Murray (Mel Gibson) viene affidata la redazione del primo dizionario al mondo che racchiuda tutte le parole di lingua inglese. Per far ciò il Professore avrà l’idea di coinvolgere la gente comune invitandola a mandare via posta il maggior numero di parole possibili.

Arrivato però a un punto morto, riceve la lettera di William Chester (Sean Penn), un ex professore ricoverato nel manicomio di Broadmoor in quanto giudicato malato di mente. Le migliaia di parole che il Dr. Chester sta mandando via posta sono talmente fondamentali per la compilazione del dizionario che i due formeranno un’insolita alleanza che si trasformerà in una splendida amicizia.