Intervista a Luisella Traversi Guerra – “Sanpietrino e il Segreto di Valle Oscura”

“Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” è il nuovo fantasy di Luisella Traversi Guerra, edito da Mondadori Electa. L’autrice è un’imprenditrice sui generis, poiché affianca all’impegno professionale la vocazione artistica come pittrice e scrittrice, e questo è il suo secondo romanzo per ragazzi.

Cosa l’ha ispirata nello scrivere la storia di Sanpietrino?

Questo libro mi è stato richiesto espressamente da mia figlia. Infatti, avendo scritto più di 120 fiabe raccontate in alcune manifestazioni dedicate ai bambini, Linda mi sollecitava a prendere in considerazione non solo la bellezza, di cui spesso avevo scritto, ma anche la bruttezza di cui nessuno mai si occupa. Da questo stimolo è nato “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura”, un libro che tratta con dolcezza e sensibilità alcuni temi delicati quali la morte, il (pre)giudizio e il rifiuto legato all’aspetto fisico. Nonostante si tratti di temi difficili, non ho avuto nessuna difficoltà a parlarne poiché sono allenata e, amando i giovani, so rapportarmi a loro con metafore per cercare di passare valori in modo naturale e semplice. Sono nonna di ben nove meravigliosi nipoti.


Qual è il messaggio morale sotteso al racconto fantasy?

Sanpietrino è il racconto di un percorso di trasformazione per bonificare le sofferenze. È un processo evolutivo nel quale la forza dei valori e la potenza del Bene lottano contro la magia del male che cattura le anime smarrite divorandole e trasformandole in “Patacche”. Questa lotta non è aggressiva, ma è una strategia con la quale si cerca di sciogliere il male colmandolo di tutto ciò che non gli appartiene. “Il male è un vuoto ferito di bene”. La cura è quella della misericordia, del perdono. Questo racconto è anche lo stupore di quando compare e si incontra il Maestro, il quale orienta, organizza e crea l’inimmaginabile spalancando la straordinarietà dell’epifania del Bene. Sanpietrino è una creatura bruttissima esteticamente, ma tutto ciò che umiliava i giusti nel racconto si trasforma in un futuro di assoluta bellezza. La storia di Sanpietrino, quindi, dà l’opportunità di creare delle riflessioni su temi che sono di grande interesse educativo.


-Può indicarci qualche curiosità da scoprire nel romanzo?

Vi sono molte curiosità significative. Tralasciando gli aspetti prettamente educativi, una particolarità che potrebbe risultare curiosa è la “Schola di Asgart”, una scuola specialissima che aiuta a rinforzare le proprie qualità e i propri talenti. Ho potuto descrivere questa immagine della scuola con grande consapevolezza poiché nella mia vita professionale ho avuto modo di vivere e assimilare molti corsi manageriali che mi hanno stimolata alla curiosità e alla passione per la crescita e lo sviluppo umano.


Cosa ne pensa del rapporto tra i ragazzi e la lettura?

Reputo che la lettura sia un cibo prezioso per crescere bene. È importante accompagnare i ragazzi a scoprire quali letture possono essere “i primi passi giusti” per trovare il sentiero della passione per leggere ciò di cui si ha “fame”.


Nella sua esperienza di scrittrice si è interessata alla narrativa per ragazzi, ma se volesse ampliare il suo bacino di lettori rivolgendosi agli adulti, su quale genere punterebbe?

Ho esperienze diverse di scrittura che vanno dai racconti alla poesia, ai testi manageriali e professionali. Oggi ho scelto di essere fedele all’amore per la crescita umana. Sento sempre più chiaro in me di dover scrivere di temi che sono legati alle responsabilità sociali.

Sara Foti Sciavaliere