Intervista – Domande “sComode” a Benestare

È uscito il 19 febbraio 2021 per Le Siepi Dischi, il nuovo singolo di Benestare, “Se hai paura”, un nuovo capitolo musicale che si muove tra sonorità anni Ottanta e indie pop italiano. Di seguito l’intervista che l’artista ha rilasciato per AgorArt.

Come nasce il tuo nuovo brano “Se hai paura”?

Nasce dalla volontà di scrivere delle parole confortanti per una persona con cui si condivide una sensazione di vuoto e disillusione, convincendola ad affrontare le proprie paure insieme.

Cosa vorresti lasciare a chi ascolta il tuo singolo?

La sensazione di 3 minuti spesi molto bene.

Ci sarà un disco?

Certamente. Io sono cresciuto con la cultura dei dischi da ascoltare dall’inizio alla fine, delle
tracklist studiate a puntino e dei concept album. Vorrei trovare un punto di incontro tra questa vecchia mentalità e quella attuale delle playlist schizofreniche.

Come hai vissuto questo periodo di pausa forzato?

Malissimo. Sono una persona che si nutre di emozioni, di nottate infinite, concerti e nuove
conoscenze. Questo periodo di immobilità generalizzata, oltre a privarmi di tanti momenti belli, ha inibito di conseguenza anche la mia creatività di artista.

Parlaci un po’ di te, della tua passione per la musica.

Da piccolo c’è sempre stata un sacco di musica in casa, soprattutto da parte dei miei fratelli più
grandi che la sparavano ad altissimo volume. Ho cominciato però a suonare un po’ per caso,
perché con i miei amici eravamo impazziti per questa musica “alternativa” che non veniva passata in radio. Facemmo una raccolta fondi per comprare gli strumenti e a me toccò la batteria perché era l’unico rimasto libero. Suonare la batteria mi ha formato molto, è qualcosa che mi condiziona anche adesso che sono passato alla voce e alla scrittura.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

In questi giorni è in uscita il videoclip del mio nuovo singolo “Se hai paura”, dopodiché ne abbiamo già programmato un altro in primavera. Le mosse successive sono in fase di valutazione, molto dipenderà dagli sviluppi sul fronte pandemia e locali di musica live. I concerti mi mancano terribilmente, soprattutto quelli fuori Roma, da raggiungere con lunghi viaggiin macchina.

Civins