Intervista – Domande “sComode” a CARRESE

Ci ritroviamo in quest’intervista con Carrese, per parlare del suo ultimo singolo “Terra dei fiori”, che tratta di un argomento forte come La Terra dei fuochi, con l’intento di stimolare i giovani a riflettere su un tema che non riguarda solo la Campania, ma tutto il mondo.

Come nasce il singolo “Terra dei Fiori”?

La Campania è la mia terra. Mio padre è nato a Napoli e mia madre in provincia di Caserta, dove sono cresciuta insieme ai miei fratelli.
Ho scritto “Terra dei fiori” durante il lockdown.
L’idea iniziale di scrivere qualcosa che parlasse della terra dei fuochi mi era venuta mesi prima seguendo le numerose inchieste giornalistiche dedicate al tema, poi ho elaborato uno spunto da cui partire con la mia produttrice Marta Venturini e infine l’ho scritta proprio durante i mesi di quarantena in cui ho avuto più tempo e calma per lavorarci. Fondamentali per la produzione finale del pezzo sono stati anche Cristiana Della Vecchia e Diego Calvetti, con cui, insieme a Marta Venturini, ho completato anche la stesura definitiva del testo.

Qual è il messaggio che vorresti lasciare in chi ascolta questo singolo?

Ho deciso di parlare di un argomento così forte per portare i giovani della mia età a riflettere su un tema che non riguarda solo la Campania, ma tutto il mondo. Sono partita dalla “piccola terra dei fuochi” per smuovere un messaggio universale.
La Campania è una regione ricca di cultura, tradizione, umanità, unicità. Napoli è conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza, e da campana, non voglio che un giorno la mia terra possa essere ricordata solo per i suoi lati oscuri, causa degli uomini e non della terra stessa.

Cosa pensi ci voglia per scuotere le coscienze giovanili?

Sono sincera, mi sono sempre sentita più matura della mia età e difficilmente a mio agio con i miei coetanei. Ma oggi per smuovere le coscienze giovanili c’è bisogno di qualcuno che parli la loro stessa lingua, quindi musicalmente è fondamentale lavorare su un sound e su una scrittura “al passo” con le nuove generazioni. È questo il mio obiettivo per il prossimo progetto che ho in mente per il 2021.

Credi che le situazioni borderline che si vivono attualmente possano cambiare?

Dovranno cambiare, altrimenti impazziremo tutti!

Come vedi la musica in questo contesto socio culturale?

Una compagna di viaggio. Viviamo in una società super comunicativa in cui paradossalmente è facile ritrovarsi soli. E la musica a volte può salvare la vita.

Civins