Intervista – Domande “sComode” a Cloud

Da marzo è disponibile in digital download, sulle piattaforme streaming e in rotazione radiofonica Crazy Over You (Smilax Publishing Srl), il primo singolo di Cloud. Un basso funk con un piano classico, una chitarra indie, un beat elettronico e un ritornello da urlare.

Così Cloud descrive il brano: «”Cloud” vuol dire scrivere qualcosa in cui tutti possano riconoscersi, da lei chitarrista in una band al liceo a lui dj che compone nella sua camera da letto. C’è sempre bisogno di una canzone che accompagni una situazione o uno stato d’animo, sia che tu stia entrando a scuola la mattina o che sia appena uscito dal lavoro».

Cloud è un progetto “anticonformista” per i canoni di oggi in quanto mette al primo posto la musica anziché l’immagine. Nella musica di Cloud ognuno di noi è rappresentato dagli incalzanti beat elettronici di ultima generazione, alle chitarre indie, al pianoforte classico, il tutto con una spiccata matrice pop in cui le melodie odierne si fondono ai ritornelli corali di matrice anni ‘90.

L’intervista a Cloud

  • Dove e come nasce questo progetto?
    Il progetto è nato inizialmente e come tanti nella storia in una camera da letto al liceo. Dall’evoluzione di questo e dall’impossibilità di vivere una vita senza la musica è nato Cloud.
  • Come nascono le tue sonorità?
    Da anni di influenze e ascolti. Tutti nella musica di Cloud possono trovare qualcosa in cui riconoscersi.
  • Con chi ti piacerebbe collaborare?
    Possiamo dirti con chi ad oggi vorremmo sederci intorno ad un tavolo a parlare di musica in tutti i suoi aspetti: Mike Shinoda, Noel Gallagher, Pharrell Williams e DaveGrohol.
  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
    Diventare la miglior band del mondo.
  • Chi si nasconde dietro il progetto Cloud? Ci puoi anticipare qualcosa?
    Crescere in un ambiente che da sempre ostacola la musica in ogni modo e volerla fare a tutti i costi ha delle conseguenze non solo per se stessi ma anche per le persone a cui tieni, l’unico modo all’inizio è creare un alter ego… un po’ come Batman/Bruce Wayne ,sarà carino sentire una canzone alla radio assieme alle persone che ti hanno sempre ostacolato senza che loro sappiano che l’autore è lì accanto… fino al giorno in cui sveleremo la sorpresa!

Civins