Intervista – Domande “sComode” a Crotti B

In radio e su tutte le piattaforme digitali il singolo di debutto dell’MC milanese Crotti B, “Clerville”, per Noise Symphony/Indieffusione. Di seguito vi proponiamo l’intervista rilasciata per AgorART.

Come nasce Crotti B?

Nasce dalla voglia di rivalsa.
Nessuno mi ha mai dato fiducia, solo la mia famiglia credeva in me e nemmeno tutti per giunta.
Io voglio, Crotti vuole, togliersi lo scotch dalla bocca e metterlo a chi lo aveva messo a lui.

Come è nato il tuo singolo “Clerville”?

È nato una notte in cui pensavo alla mia infanzia e volevo rendere quel Cristian bambino eterno e nulla è più eterno della musica, così ho messo Crotti nei panni di Diabolik e con Noise Symphony abbiamo architettato un instrumental.

Cosa vuoi portare al pubblico con questo singolo?

Crotti, voglio solo portare Crotti. Il silenzio di Cristian è durato troppo. Crotti dice la verità è la verità a volte fa male.
O ti tappi le orecchie o sei d’accordo.

Raccontaci un po’ di te, della tua passione per la musica.

Senza la musica non saremmo qui a parlare, quindi un grande grazie alla musica che mi da la voce. Io penso di dover molto a lei, mi ha aiutato nei momenti più duri della mia vita. Non solo quella che ho scritto io per sfogarmi, ma anche quella che hanno scritto gli altri, anzi soprattutto, perché ti fa capire che non sei solo e che certe cose le viviamo tutti.

Come vedi il mondo della musica in questo momento storico di precarietà?

È un momento duro per tutti, preferisco generalizzare la domanda perché penso che la musica ne soffra ma comunque io da casa con un microfono e un computer faccio già il 50% del mio lavoro, invece un agente immobiliare da casa non può nemmeno fare il 20%.
Penso però che oltre agli artisti, anzi soprattutto tutti quelli che lavorano per gli artisti, come ad esempio i fonici che lavorano dietro le quinte di un palco, facciano ancora più fatica perché al momento i palchi non ci sono.

Civins