Intervista – Domande “sComode” a Dalise

In radio e in digitale “Come vorrei”, il nuovo singolo di Dalise, nome d’arte della cantautrice e interprete Maria Teresa D’Alise, che cerchiamo di conoscere meglio in questa intervista per AgorART.

Come nasce Dalise?

Dalise è un progetto nato nel 2013 con Stefano Zanchetti, co-autore e direttore artistico. Dopo aver vinto nel 2015 il Festival di Castrocaro abbiamo consolidato la nostra squadra e in questi anni abbiamo scelto collaboratori che potessero apportare valore artistico a sostegno del progetto. Personalmente, Dalise è il mio cognome e poi nome d’arte.

Qual è il messaggio del tuo singolo “Come vorrei”?

La canzone parla agli uomini , li invita a riflettere sulla percezione della donna e del suo corpo nella nostra cultura, per poterla liberare dai pregiudizi e dalle stigmatizzazioni. E poi parla alle donne , e ci invita a non nascondere il peso che sentiamo sulle spalle e a non giustificare o legittimare i torti e le violenze subite.

Ti è successo che i pregiudizi e le stigmatizzazioni riferite alle donne ti abbiano messo in difficoltà?

Io stessa e il mio corpo rappresentiamo lo stereotipo di donna che viene attaccato. Sono alta, magra, ho un bel viso e curo il mio corpo. La mia bellezza “stereotipata” basterebbe a me stessa per rientrare in un certo tipo di “biondina” (passami il termine e tutto il resto ) quindi non dovrei chiedere di essere ascoltata per i contenuti delle mie canzoni ma magari dovrei o avrei dovuto aspirare a partecipare a qualche programma tv dove si dà importanza principalmente all’aspetto fisico , volendo far parte del mondo dello spettacolo. Capisci cosa voglio dire ? Che le donne intelligenti devono essere bruttine, o comunque non belle. Ci sono degli schemi. Le mamme devono essere in un certo modo , le casalinghe, le prof, le segretarie , le manager. Io mi sento ancora dire da qualche esperto del settore che dovrei fare una canzoncina dell’estate col visino che ho. Io rispondo col sorriso, da biondina …e poi sparisco. (Hahahahahaha)

Cosa vorrebbe Dalise? E cosa invece Maria Teresa D’Alise?

È una domanda un po’ generica ma a grandi linee … in questo momento …
Dalise vorrebbe cantare nei palazzetti davanti a migliaia di persone.
Maria Teresa vorrebbe un cavallo e il terzo cane.
Tra qualche tempo la risposta potrebbe cambiare.

Parlaci un po’ di te e della tua passione per la musica.

La musica mi ha sempre accompagnato fin da quando ero bambina. Ho sempre studiato le canzoni per poterle cantare. Così decidevo quale musica mi piaceva e quale no. Mi ritengo una persona fortunata perché fin da piccola mi è sempre stato chiaro cosa volevo essere nella vita, non che sia stato facile arrivarci. La musica mi ha dato un filtro attraverso cui guardare il mondo. È sempre stato tutto meraviglioso per me , anche il dolore , perché la musica rende spettacolare anche e soprattutto le forti emozioni. Mi ha guidata nelle scelte della mia vita e in questo senso non mi sono mai sentita sola pur essendo figlia unica. Certo, ero un po’ strana per i miei amici dell’epoca e tuttora sono un po’ asociale perché sto sempre nel mio mondo a creare mondi possibili e alternativi. Ma sono così e mi rende felice.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

La mia musa ispiratrice è Annie Lennox.

Civins