Intervista – Domande “sComode” a Daniele Coletta

In radio e in digitale è disponibile “Tasto Rotto”, il nuovo singolo di Daniele Coletta, un brano autografico, su un amore che finisce, che spezza ma allo stesso tempo induce alla riflessione e alla consapevolezza. Scopriamo di più del singolo e del cantautore romano, in questa intervista rilasciata per AgorART.

Come nasce il tuo nuovo brano “Tasto Rotto”?

“Tasto Rotto” è nata dall’esigenza di dire qualcosa al ragazzo che mi aveva spaccato a metà. Quando la nostra storia è finita ero a NYC e sono rimasto lì per qualche mese, lontano da tutto e tutti. Per giorni sono stato combattuto tra il dire tutto quello che era rimasto “non detto” e rimanere in silenzio, sapendo che dire il “non detto” non avrebbe portato a niente. Così ho iniziato a collezionare Note sul mio cellulare. Al mio rientro in Italia sono andato in studio, mi sono seduto con Marco Canigiula e dopo pochi minuti avevamo “Tasto Rotto”.

Cosa vorresti lasciare in chi ascolta questa brano?

“Tasto Rotto” rappresenta una consapevolezza che ho trovato durante la mia esperienza personale. La consapevolezza di fermarsi per un secondo e capire che a volte siamo innamorati dell’idea di una relazione e non della relazione stessa. La consapevolezza che l’amore deve essere sempre ricambiato e che se una relazione da dialogo diventa monologo è giusto terminarla, nonostante faccia male.

Parlaci un po’ di te, della tua passione per la musica.

È nata con me. Sono sempre stato circondato dalla musica e mi sono fatto rapire molto presto.
Quando a 8 anni ho preso la mia prima lezione di canto ho capito che quella era e sarebbe stata la mia voce. È la musica che mi ha regalato qualsiasi emozione alla massima potenza nella miavita. Il momento più bello è legato alla musica, quello più triste, più doloroso, più emozionante. La Musica è casa mia.

Cosa ti ha lasciato lo studio all’estero?

Tanta esperienza: confrontarsi con culture e discipline diverse è stato sicuramente un grande bagaglio per la mia gavetta. Ho avuto modo di studiare stili, tecniche e modi di performare molto diversi tra loro.

Cosa ti porti dietro dall’esperienza ad X-Factor?

X Factor è stata una grande esperienza per me. Senza quella probabilmente non mi conoscerei così bene. Credo che la cosa più grande che abbia fatto il programma per me sia stato proprio mettermi davanti ai miei limiti, farmeli conoscere, farmi conoscere le mie paure, farmi fare i conti con l’adrenalina, la paura, la rabbia, la gioia, il rifiuto.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Continuare a scrivere, pubblicare nuove canzoni, arrivare a più persone possibili e fare tanti live.
Non vedo l’ora di tornare sul palco!

Civins