Intervista – Domande “sComode” a Diego Random

“Fulmini” è il nuovo brano di Diego Random, in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming dal 15 gennaio 2021 e noi di AgorART abbiamo accolto sulle nostre pagine virtuali l’artista torinese.

Come nasce il singolo “Fulmini”?

“Fulmini” è stata concepita in maniera molto naturale. Durante la prima quarantena entrai in contatto con Davide (DeadlyCombination), il produttore del beat. Il beat di ‘’Fulmini’’ fu il primo che mi mandò e quello dove riconobbi la sua bravura. Per qualche tempo lo misi da parte, dedicandomi ad altre canzoni. Un giorno lo riascoltai in un momento di ispirazione e iniziai a scrivere le prime parole e da lì a poco avevo la canzone completa, pronta da registrare. Nasce come una canzone che segna l’inizio di un nuovo percorso con me. Sia per l’avvento di questa nuova collaborazione, sia per la maturità, personale e artistica che ho acquisito dai progetti passati fino a Fulmini. Sarà sempre un crescendo e questo ci sembra un ottimo inizio di stagione.

-Cosa vorresti lasciare in chi ascolta questo brano?

Quello che voglio evocare in chi ascolta questa canzone è una ventata di emozioni. Che siano belle o a tratti meno positive, alla fine la musica deve fare questo. Deve arrivarti e possibilmente parlarti all’anima. Credo sia una canzone nella quale quasi tutti possano rispecchiarsi nella maggior parte di ciò che dico nel testo. Molte volte ascoltare canzoni mi ha fatto sentire meno solo, condividevo disagi e gioie con qualcuno che mi capiva pur senza conoscermi. Sarebbe magnifico se riuscissi ad evocare questa sensazione in chi mi ascolta. Leggerezza e profondità convivono in “Fulmini”, nel testo concetti opposti sono rimarcati come tali ma spesso vanno a mescolarsi quasi diventando un tutt’uno.

Perché “Random” nel tuo nome d’arte?

Il nome ‘’Diego Random’’ è l’unione del mio nome di battesimo e il mio primo nome d’arte: ‘’Random’’.
Un’unione che accosta il me persona e il me artista, rendendoli un tutt’uno, non più due entità distinte. È quello di cui ha bisogno la mia arte per arrivare alla sua forma e potenza ideale e credo che rispecchi molto la mia identità in cui arte e vita si mescolano ogni giorno e in ogni momento.
“Random” è un po’ la mia filosofia di vita, legata ad una “casualità indotta”. Siamo noi i fautori del nostro destino e dobbiamo essere in grado di fare le nostre scelte (“roll your dice” è il mio motto) affinché il nostro futuro tenda dalla nostra parte. Siamo noi a lanciare i nostri dadi e, se la fortuna aiuta gli audaci, a indurne il risultato più vantaggioso per noi.

Parlaci un po’ di te e della tua passione per la musica.

La mia passione per la musica nacque quand’ero molto piccolo, in famiglia la ascoltavamo spesso, dalla tv, cd o radio.I miei genitori erano due appassionati di cantautorato italiano, sono cresciuto con un lettore cd portatile dove ascoltavo gli album di De André, Ivan Graziani…
Ho tanti ricordi legati alla musica, da subito mi colpirono le emozioni che riuscivo a provare ascoltando una bella canzone con delle belle parole. Poco dopo conobbi la musica Rap e rimasi sterrefatto dal genere. Mischiava perfettamente le mie due più grandi passioni: musica e scrittura in rima/poesia, anch’essa praticata sin da piccolissimo.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

I miei programmi futuri non escludono sicuramente l’uscita di un nuovo singolo nel mese di febbraio e chissà, sarebbe carino riuscire a far uscire un singolo al mese, per preparare tutti quanti ad un possibile Ep teoricamente previsto per prima dell’estate.

Civins