Intervista – Domande “sComode” a Femmina

“Vienimi a prendere” è il nuovo singolo di Femmina, nome d’arte della cantante galatinese Giorgia Faraone, disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming dal 27 novembre. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei e la condividiamo con i nostri lettori in questa intervista.

Come nasce Femmina?

Il mio percorso artistico nasce un bel po’ di anni fa, ma il progetto musicale di Femmina è molto giovane. Circa un anno fa mi sono ritrovata in mano una serie di canzoni scritte in modo molto spontaneo in un periodo della mia vita e mi sono resa conto che avevano tutte un carattere ben deciso e molto femminile. Ho pensato che fosse interessante raccogliere questi lavori in una sorta di “concept” e che la musica mi stesse indicando un percorso nuovo da seguire. Così ho deciso di fidarmi. Ed è nata Femmina.

Come è nato il tuo singolo “Vienimi a prendere”?

Una sera ero in un locale in centro a Bologna con alcuni amici, ma non avevo alcuna voglia di
restare a divertirmi, era una di quelle sere “no” che capitano un po’ a tutti, così ho desiderato che qualcuno venisse a prendermi e mi suonava talmente tanto in testa quella frase che quando sono rientrata a casa è stato inevitabile farla diventare una canzone. In realtà, solo successivamente è nata la storia che ho deciso di raccontare. Ma l’incipit, senza dubbio, è stato questo.

Cosa vuoi portare al pubblico con questo singolo?

Vorrei portarlo a riflettere su alcune dinamiche che nascono nei rapporti con le persone che
scegliamo. Spesso per avere delle risposte siamo disposti a tutto, ma le provocazioni, la gelosia, i giochi di seduzione a volte non fanno altro che confonderci e inclinare di più i rapporti. Credo molto nel potere della comunicazione, del dialogo.

Quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Sono sempre stata affascinata dal jazz e dalla comunicazione essenziale ma intensa di artisti come Chet Baker, Nina Simone, Billie Holiday. Amo tutta la musica soul e nusoul, da Stevie Wonder, D’Angelo a Erykah Badu e poi sono innamorata della musica cantautorale italiana, mi riconosco molto nelle canzoni di Lucio Dalla, Samuele Bersani, Pino Daniele. Negli ultimi anni mi sono avvicinata anche molto alla musica elettronica. Insomma un bel minestrone di musica.

Raccontaci un po’ di te, della tua passione per la musica.

Sembra scontato dirlo, ma effettivamente più che una passione credo sia un bisogno vitale. Non ricordo un momento nella mia vita in cui non ci sia stata musica. È come un’energia che tiene vivo lo spirito.

Civins